Il neo presidente francese non ha perso tempo nel tentativo di riconciliare i due contendenti libici Serraj e Haftar. E' ovvio che questo incontro che ha organizzato in Francia non lo ha fatto per pura filantropia, sappiamo i notevoli interessi che hanno i francesi in Libia, se poi andrà in porto questa pacificazione o una riduzione del confronto militare tra le due fazioni libiche i vantaggi che ne trarranno i francesi dal gas e dal petrolio aumenteranno in modo esponenziale. Il prestigio da parte della Francia si evidenzierà maggiormente a livello internazionale e di conseguenza pure quello di Macron. E' un paradosso quello che stà succedendo. La Francia in primis con l'appoggio della G.B. e degli U.S.A. dopo che il governo Berlusconi aveva stipulato un contratto economico finanziario miliardario con il rais libico Gheddafi riuscirono ad organizzare una agguerrita opposizione armata contro il regime del rais che successivamente dopo duri scontri armati sconfissero le truppe del rais, dopo non molto trovarono Gheddafi e lo uccisero, automaticamente gli accordi presi precedentemente tra il rais e Berlusconi divennero carta straccia. Quello che subiamo attualmente con le decine di migliaia di persone che partono ogni anno dalla Libia per approdare a Lampedusa e altri luoghi con costi altissimi che dobbiamo affrontare sono le conseguenze della guerra civile che si è scatenata tra i libici e tutto questo grazie ai francesi, gli inglesi e gli statunitensi. Non contenti dopo esserci fatti soffiare i suddetti accordi commerciali con la Libia mettemmo a disposizione pure le nostri basi aeree militari alle forze armate di coloro che ci hanno creato tanti danni. Adesso ci stanno di nuovo turlupinando. Invece di risalire come credibilità a livello internazionale coloro che ci rappresentano bisticciano tra loro esclusivamente per consolidare le loro posizioni politiche.