Su richiesta di Maria Gabriella di Savoia sono rientrate in Italia, da Alessandria d'Egitto, dove erano sepolte, le salme dei suoi nonni V.E. III ed Elena del Montenegro, tumulate in una cappella privata in piemonte.

La salma della regina Elena è rientrata per rpima senza clamore, quella del marito, rientrata tra ieri ed oggi ha suscitato un vespaio di commenti, anche perchè il fratello di Maria Gabriella vorrebbe, bontà sua, che le salme dei nonni riposassero al Panteon, a Roma, assieme agli altri avi di famiglia.

Personalmente del rientro in Italia della salma di V.E. III non me ne frega molto, ma che sia stata prelevata con un aereo dell'aeronatica militare italiana, a nostre spese, e con un drappello di scorta, quasi fosse un drappello d'onore mi ga urlare tutto il mio disappunto.

E' stato l'esempio vivente della vigliaccheria e se ne è scappato, fuggito dall'Italia abbandonandola senza alcun preavviso lasciand l'esercito allo sbando in preda degli ex alleati tedeschi che giustiziarono centinaia di di ex alleati.

Nel 1922 rifiutò di firmare l'assedio di Roma facendo si che si consegnasse tutta l'Italia ai fascisti e fu lui a consegnare l'Italia a Mussolini. Altrettanto grave fu la firma e l'approvazione e l'esecuzione delle leggi razziali avvenuto nel 1938. Dopo la firma della resa, da parte del suo governo, agli americani, scappò a Brindisi per tema della propria vita lasciando allo sbando l'esercito ed il governo.

Con il referendum l'Italia scelse democraticamente d'essere una repubblica e queste reminiscenze monarchiche sono inopportune. Ovviamente i primi a lamentarsene sono gli ebrei italiani che ricdordano l'ottantesimo anniversario della firma delle leggi razziali.