Il raid xenofobo di Macerata

È il marchigiano Luca Traini, incensurato, 28 anni, testa rasata, uno degli uomini a bordo di un'Alfa 147 dalla quale sono stati sparati stamattina alcuni colpi nel centro di Macerata. All'interno del veicolo sono state trovate una pistola Glock e una tuta mimetica. Il giovane Traini — fermato — è sceso dall'auto con un tricolore legato al collo, ha fatto il saluto romano e ha urlato «Viva l'Italia» prima di arrendersi alle forze dell'ordine. Almeno quattro persone, tutte di colore, sono rimaste ferite: una in modo grave ma cosciente, mentre gli altri sono stati dichiarati fuori pericolo. Luca Trani è legato ad ambienti dell'estrema destra e si era candidato per la Lega Nord alle comunali del 2017 nel comune di Corridonia. Nel programma, anche il «controllo degli extracomunitari».

Una delle sparatorie di stamattina, in punti diversi del centro cittadino, è avvenuta nella zona dove sono stati rinvenuti i due trolley con il corpo smembrato di Pamela Mastropietro, ad opera di un nigeriano. Inoltre, Corridonia è il comune dove si trova la comunità «Pars», da cui è scomparsa Pamela Mastropietro. Luca Traini era partito da Tolentino, il suo paese, e si era fermato a prendere un caffè sulla superstrada, dicendo alla barista: «Ora vado a Macerata e faccio una strage». E così ha fatto...