Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
beh, è proprio quello l'elemento che ha suscitato la discussione ovunque; c'è il filmato e nessun Photoshop; peraltro, la bella signora è stata espulsa persino da Forza Nuova per quella maglietta; non perché i suoi sodali esecrassero, visto che probabilmente l'hanno anche loro e si sono fatti grasse risate per quell'"humour nero"; ma perché la signora rappresenta un prototipo sub-umano persino per gente che si diletta in pagliacciate come quella di Predappio;
non è humor nero. al nord - lo sai - la memoria collettiva ha in sé anche questo tipo di ricordi, che vengono fuori ora che siamo tutti "leghisti". la donna in questione credo sia in buona compagnia. ma poi...se un analfabeta funzionale come me si esprime in contesto locale estremamente diverso da quello della suddetta donna, dicendo esattamente le stesse cose che sono simbolizzate nella maglietta, allora vuol dire che qualcosa di vero, perfino in ciò che vado dicendo io, ci deve pur essere. ovviamente limitatamente al nazismo. dice che qui al sud, sotto i cardi, non cresce niente. io non sono d'accordo. ciò che differenzia il luogo da cui scrivo da un qualsiasi comune della tua regione non è niente altro che la minore tutela dei diritti, in particolare quello d'opinione. la signora si può permettere anche di indossare quel tipo di indumento perché non rappresenta, almeno per il tono e la circostanza, che un legittimo proposito. quello di diffondere la verità su un passato che era un sogno. per l'epoca. (come dire che il lardo, un poco almeno, c'è anche in garfagnana).

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sia chiaro: non ne sto facendo una questione etica, di esecrazione del Fascismo o dell'antisemitismo; è una questione di collocazione del proprio rapporto con le idee: cioè, se travestirsi da Uomo ragno e fantasticare di super-poteri è comprensibile per un bambino di 8 anni, travestirsi da federale fascista, dove già l'originale panzone di paese con baionetta sguainata era una caricatura del guerriero - platealmente smascherata dalle fughe e viltà innumerevoli di quella storia, ignorata - per un bottegaio adulto di provincia è la confessione di una marginalità, più culturale che economica, senza speranza, per l'incapacità di rapportarsi ad idee "forti" e presenti in grado di orientare coerentemente la propria esistenza, appunto, adulta; il problema si sposta qui:
senti axe. innanzitutto grazie per la critica nobile. ma mi sento ugualmente chiamato in causa. il fascismo appartiene al passato, questo è evidente. però...io penso, se mi permetti e con tutti i miei limiti intellettuali, che il fascio e le sue trovate di scena e di parata (podestà, ras, nardo e bustina) servissero all'epoca per consolidare una unità e identità di nazione che era quella che era. la storia dei vinti di cui parla pansa nei suoi libri la conosciamo tutti. non è sconosciuta, e lo sai. io non sono un bottegaio ma uno studente. mio nonno e i miei genitori erano si bottegai (come tu li chiami). certo il clima culturale in famiglia non era quello che si respira con genitori plurilaureati o impiegati al catasto, ma non mi lamento. il mio percorso di istruzione è stato più che soddisfacente, almeno fino all'università, che sappiamo "diversa" per ciascuno, tra invalidi raccomandati e prostitute "per un voto". se poi per idee "forti" intendi quelle della cultura di sinistra, allora non per analfabetismo "politico" ma per questioni diverse, non mi sento di dover spiegare il motivo per cui quelle idee non sono le mie. ti stimo troppo per considerarti così superficiale da doverti fare lume in merito.

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anche questo non sarebbe un problema, perché si può giocare con qualsiasi tragedia o idea che la nutre se ci si trova nel gorgo di quella marginalità sub-umana; la condizione normale di chiunque è quella di diventare "altro": un figlio disabile, una malattia rara, un medico, infermiere o badante che sacrifica o dileggia con cinismo il genitore anziano, l'assistente d'infanzia che picchia i bambini al nido, prima o poi capitano a tutti, a rivelare il senso dell'umorismo nero;
si. come se il nazismo fosse la radice di tutti i problemi della società "urbi et orbi". sveglia axe! i mali che elenchi sono dovuti proprio all'aver rinnegato il fascismo e il nazismo: abbiamo disabili che vivono con una bella pensione e una bella moglie (magari) perché a ciascuno deve essere dato ciò di cui ha bisogno in ottemperanza a una idea che ha fatto il suo tempo. abbiamo malattie create ad arte dai medici perché se no i conti dei miliardari per cui lavorano non tornano. abbiamo un livello morale che spiega gli insulti agli anziani che, anzi dovrebbero guidare la società (e tu mi pare dovresti rientrare nel novero). non c'entra l'umorismo nero. centra l'inciviltà e lo scarso senso morale. e non siamo in buone mani.

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la vera tragedia delle persone intellettualmente marginali, magari anche istruite, consiste nell'incapacità di distinguere un'epica fasulla, perché di esima mano, fuori dalla realtà vissuta, dalle possibilità di un'epica coerente al proprio essere, quando per la prima volta l'istruzione lo consentirebbe;
è grottesco che gente nata e cresciuta con un ruolo possibile, una possibile libertà di autodeterminazione cui corrispondono stili di vita, gusti musicali, rapporto con l'autorità, aspettative quotidiane, mimi l'identificazione con un proprio opposto, fingendosi col pensiero in un mondo di fantasia da fumetto, senza accorgersi che la schiavitù diventa reale proprio per la propria rinuncia ad elaborare quello che è sotto al naso e che genera odio per se stessi e rassegnazione;
ma quale epica axe?! cioè secondo te io mimerei "idee naziste"? e per quale scopo? ma tu il mein kampf l'hai letto? sai cosa pensava hitler? o parli a aria? io non ti giudico per il fatto che hai passato la vita a pararti il culo alla jerry calà per campare bene oggi. eppure è così. e di gente come te al nord ce n'è. prenderlo in quel posto dallo stato per campare bene è meglio o peggio che vivere commettendo reati ma in definitiva non dovendo "baciare il culo" a nessuno, anche perché non ci sarebbe nessuno a cui baciarlo, neanche uno stato degno di tal nome?

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cioè, gente che magari vive nei posti più belli del pianeta è tiranneggiata da vicini di casa che li coprono di immondizie, sversano rifiuti tossici nei loro orti e gli vendono pomodori alla diossina, ricoprono le coste di orrori abusivi, rubano l'acqua, l'energia elettrica e tutte le speranze, che occupa lo spazio ideologico pere interpretare questa realtà coi complotti demo-pluto-giudaici o con le mirianate tradizionaliste tipo "sposati e sii sottomessa", ma senza colf...
la domanda è: perché? sai dare una spiegazione di queste malefatte o sai solo elencarle, axe?