Originariamente Scritto da
sandor
riguardo al rapporto tra mente e cervello, sono possibili tre tipologie di analisi. la prima è quella più antica, la cattolica, la quale postula l'esistenza di una componente "spirituale" che presiederebbe alle relazioni tra le componenti "fisiche" dell'individuo, quali appunto cervello e mente, la quale ultima sarebbe una superfetazione della componente spirituale e che non potrebbe esistere senza quest'ultima. la seconda è quella marxista o nello specifico "materialista" la quale tenta di descrivere i processi intellettuali come emanazione della componente "fisica", cioè il cervello. sarebbe cioè, la componente intellettuale dell'uomo, la derivazione dell'adattamento "naturale" di ominidi primitivi alle condizioni dell'ambiente in cui vivevano, e del conseguente sviluppo di una massa "cerebrale" adatta a consentire una interazione con l'ambiente circostante in senso "modificativo". la terza tipologia di analisi è quella nazista, che afferma l'esistenza, all'interno della razza umana, di tipi "razziali" superiori e di tipi "razziali" inferiori. tutto ciò ovviamente sulla base di criteri di valutazione del soggetto in questione, che vanno dal calcolo del qi alla verifica della presenza/assenza di qualità "biologiche" e poi di qualità "spirituali" come la componente animica. insomma mi pare che la visione nazista sia quella più esatta, dal momento che implica l'esistenza di individui a sé, quindi separati dal resto dell'umanità, relativamente alle proprie componenti interiori.