Anche da me c'è sta moda da pirla, tutti a salutare a gomitate o col pugno (guantato). Come dici tu alla fine si cerca sempre una soluzione e mentre si saluta vedi gli occhi di chi ti sta davanti che sorridono (c'è la mascherina ovviamente), e questa è una nuova normalità.
Il ritorno è stato un po' traumatico dopo tanto tempo a casa però mi sto già riabituando.
Gli occhi che sorridono, appena sopra le mascherine, li ho notati anch'io. E non credo sia una cosa da poco, riuscire a tornare a sorridere, nonostante tutto. Sorrisi timidi, impacciati. Che sembra vogliano dirti "Dai, in qualche modo ce la faremo!"
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .