E si che bumble l'aveva pregato.... il grandissimo padre eterno.... di evitagli il purgatorio. Cioè sarebbe andato pure bene l'inferno, con tanto di dannazione eterna... se non proprio il paradiso. Ma il purgatorio? Che senso ha?
Eppure ci si ritrovò dentro, suo malgrado. Eh già! E adesso? Adesso niente... è come essere rimandati a Settembre, si disse, tra se e se. Del resto, alle superiori... ogni anno aveva lasciato una coppia di materie.
Già perché anche lì', è bella la coppia, che senso avrebbe portarsi una sola materia?

Così cominciò a vagare nel purgatorio, tra tanti sfigati come lui, i quali, la maggior parte deambulavano senza meta, persi nei propri pensieri, nei propri ricordi... e ne propri rimpianti. Troppo distratti per guardarti e accennare
un saluto, tanto meno un commiato. Altri invece erano semplicemente inermi, senz'anima o coscienza.... praticamente, come spenti.

Girovagando, bumble si accorse che il purgatorio doveva esser ancora peggio dell'inferno. Almeno li sotto, ardevi, bruciavi, gridavi e ti dannavi.... in paradiso invece, magari ridevi, bevevi e conversavi con gli altri "eletti", meritevoli
di stare nella dimora del Signore.

Mentre faceva di queste considerazioni, bumble si convinse che in verità la morte, non è altro che il proseguo della vita. Non cambiava nulla rispetto alla vita. Ciò che eri, sei anche dopo. Ne VIP e quindi facente parte della mondanità
universale, ne disperato, afflitto, dolorante e umiliato costantemente, come anche nella vita ti capita di vedere... piuttosto... una via di mezzo, qualcuno che non decolla, ne affonda ma... si limita a galleggiare.

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Ebbene ragazzi, queste considerazioni mi sono venute in mente, mentre ascoltavo questo brano, fonte d'ispirazione del momento, trovandomi in questa stanza.




p.s. Giulia è una delle mie figlie.

buon purgatorio a tutti.

(ps e non rileggo il mio scritto,, altrimenti cancello tutto).