Mi spiace fratello, ma Giuda fu effettivamente un "traditore".
Tutti i testi concordano su questo punto e, quindi, un sedimento di verità storica necessariamente c'è.
E' del tutto evidente che il progetto politico di Gesù era tutto basato su un accordo col Sinedrio, che, nelle intenzioni di Gesù, avrebbe dovuto proclamarlo Messia davanti ai romani. Per questo andò a Gerusalemme NON con un esercito (che NON aveva e che nemmeno voleva avere perchè il suo progetto politico NON prevedeva una rivolta armata), ma col suo gruppo di uomini fidati.
Tuttavia le divergenze religiose - tra Gesù e le gerarchie religiose - sulla corretta interpretazione della Legge divennero via via sempre più profonde e, per questo, il Sinedrio vide in Gesù una minaccia al proprio potere.
Giuda capì che il possibile accordo col Sinedrio era ormai fallito e venne a sapere che il Sinedrio aveva deciso di eliminare Gesù e il suo progetto politico-teocratico.
E per non rimanere coinvolto nella repressione consegnò Gesù al Sinedrio.
Giuda capì che la barca stava ormai affondando e cercò di uscirne per salvare la pelle.