Infatti il peccato è prettamente umano, ma quando l'uomo vince il peccato si sente evidentemente vicino a Dio.
Chi non crede può pensare ad un'illusione ma chi crede se ne fa un motivo trainante.
Il discorso con cono era diverso, ed era un discorso prettamente tra credenti, lui afferma che Dio perdona sempre i nostri peccati all'infinito, io invece sistengo che c'è un limite a tutto, e non peccare è il motivo trainate del fatto di essere in Dio. Se Gesù dice alla peccatrice di andare in pace perché l'ha perdonata non per questo si esime dal dirle anche di non peccare più se vuole stare in uno stato di grazia.
E come in terra per l'uomo che pecca o sbaglia c'è il giudice terreno, in cielo o nel posto dove sta Dio c'è Dio.