Beato Angelico, “San Pietro Martire ingiunge il silenzio”, lunetta affrescata nel 1442, Firenze, museo del Convento di San Marco.

Il domenicano Pietro da Verona con il dito fa cenno al silenzio, una delle regole dell’Ordine dei Domenicani. La figura di questo santo si staglia sullo sfondo come se si stesse affacciando.
La lunetta era sopra la porta della sacrestia.

Il tema del silenzio adesso mi evoca “The rest is silence”: questa battuta finale di Amleto è nella II scena del IV atto dell’omonima tragedia shakesperiana.

"The last words spoken by Hamlet, the resti s silence, open a window on that same cosmic time whose".

Il silenzio evoca la quiete, tranquillità e pace. E’ differente dal tacere, che allude all’assenza di comunicazione, tipica del taciturno.

C’è il silenzio di un monastero e quello di una notte, c’è quello di due innamorati silenti che si guardano negli occhi e il “silenzio eterno degli spazi infiniti che spaventa”, secondo il filosofo Blaise Pascal, che esprime l’angoscia dell’individuo di fronte alla morte.

Che ne direste se si compisse l’annuncio dell’Apocalisse: “Si fece silenzio nel cielo per circa mezz’ora” (8, 1) ? Un “zitti tutti”, sia pure per breve tempo, per bloccare schiamazzi e sproloqui e costringere a riflettere.

In attesa della vostra risposta “sovrumani Silenzi, e profondissima quïete Io nel pensier mi fingo” (da “L’Infinito” di Giacomo Leopardi).