Così, l'ineffabile Matteo sarà a Santa Maria di Capua Vetere perché "io sto con i poliziotti". A parte il fatto che si chiamano guardie carcerarie, questo essere immondo non sa più che cosa sia la vergogna , perché è vergognoso che un leader di partito non abbia il coraggio di condannare le violenze sui detenuti nel carcere di Santa Maria Caputa Vetere, e lo è a maggior ragione se quel leader è stato anche Ministro dell’Interno.
E lo è ancor di più di fronte a quei filmati agghiaccianti che dimostrano inequivocabilmente quello che è accaduto: detenuti pestati, manganellati, presi a testate, denudati, ispezionati analmente con i manganelli, riempiti di urina e di sputi. Nessuno è stato risparmiato. Nemmeno una persona sulla sedia a rotelle, riempita di manganellate.
E tutto questo è avvenuto non durante la rivolta (e sarebbe comunque grave) ma il giorno dopo,quando i detenuti, che protestavano per chiedere condizioni migliori dopo i casi di Covid all’interno della struttura, avevano già interrotto l’occupazione.
Gli agenti penitenziari lavorano in condizioni spesso difficili e questo è innegabile. Ma tra i loro poteri non ci sono la violenza, gli abusi, la tortura. Non c’è la vendetta.
È questo che ci rende uno Stato di diritto. E se a qualcuno questo non va bene, questo qualcuno rappresenta un pericolo per la democrazia. Un appello alle guardie carcerarie di Santa Maria di Capua Vetere: se Salvini sta con voi, quando arriva lì per il solito giretto turistico-elettorale, perché non ve lo tenere un paio di mesi?