"IL MIRACOLO AVVIENE IN VIRTÙ DELLO SPIRITO CHE STA IN QUEL 'QUALCUNO'"

Quanto segue è stato scritto nel 1977 da Rol in terza persona e pubblicato come fosse una intervista di R. Allegri, che firmò solo l'articolo:
«"Quando l’uomo si convince di possedere uno spirito immortale, appunto per questa sua prerogativa egli scopre di avere in sé i mezzi che lo rendono onnipotente.
E questo è il principio per il quale il meraviglioso si giustifica nel divenire accessibile. Se poi vogliamo attribuire a Dio il verificarsi del miracolo, non è difficile ammetterlo: Dio è presente dappertutto, quindi anche in noi, e il miracolo diviene logico".
Chiedo a Rol che cosa succede a chi non crede in Dio: è forse escluso dal miracolo?
“Niente affatto”, risponde Rol “perché il miracolo avviene in virtù dello spirito che sta in quel 'qualcuno' ”.
Ma se qualcuno non ammette di possedere uno spirito?
“Non importa, il miracolo avviene lo stesso anche se le possibilità sono più scarse. Per coloro che sono credenti, questa è una prova della misericordia di Dio. Io credo che questo prorompere della verità segua proprio quello stato di grazia che ha la prerogativa di un dono.”
“Spalancare le porte sull'infinito, distruggere la malinconia, superare il terrore della morte.” Sono parole che Rol ripete spesso. (…)
Rol prende il libro del Vangelo e mi mostra col dito queste parole: “È la fede che smuove i monti”. E aggiunge: “Non si allarmi, non si fermi al concetto di fede religiosa. Sostituisca pure alla parola ‘fede’ quella di ‘fiducia incrollabile’. È la stessa cosa”. E aggiunge: “Questa ‘fiducia incrollabile’ la si ottiene in modo naturale. Ma ispirandosi a Dio la cosa è assai più facile.”
Poi insiste: ”Anche coloro che non credono in Dio possono avere una ‘fiducia incrollabile’. Intanto, Dio, essendo dappertutto, è presente anche in chi non crede in Lui. Ma se pur ammettessimo che Dio non esiste, nessuno saprebbe sottrarsi alle armoniche leggi che regolano l'universo e respingere i doni che gliene provengono”».
("Finalmente Rol rivela Rol", Gente, 02/04/1977, p. 32)

No, non mi sono iscritto alla setta di Arcobaleno...