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1,14c)...e si mise a proclamare la buona notizia da parte di Dio.
L'andata di Gesù in Galilea ha per oggetto una proclamazione [[ il verbo keryssein viene usato per l'attività in Galilea e per la futura missione tra i pagani ]], il cui contenuto è " il vangelo/ la buona notizia (da parte ) di Dio ". In questa espressione dobbiamo considerare diversi aspetti [[ La perifrasi " la signoria/il regno dei cieli " è comune nella letteratura rabbinica " il regno di Dio ", nei Targumin. Chilton, " Regnum Dei " mostra l'equivalenza di " Dio " nel testo biblico e " signoria di Dio " in Targum a Zc 14,9; Abd 21; Is 31,4; 24,23; 52,7. Secondo questi testi, " la signoria di Dio è vicina " equivale a " Dio è vicino ". Possiamo dire che, posto in un contesto giudaico, " la signoria di Dio " proclamata da Gesù non appare come la chiave di una visione esoterica della storia, ma piuttosto come uno slogan contemporaneo che si riferiva a Dio e fu preso da Gesù come il termine-chiave della sua esperienza vissuta che Dio è operante tra di noi. ]].
In primo luogo, si tratta della " buona notizia ". La presenza dell'articolo indica che non è una buona notizia qualsiasi, ma quella conosciuta ed attesa. La sua fonte è Dio stesso. L'espressione " Dio " in Marco ha una portata universale, perché indica il Creatore dell'intera umanità [[ Per Marco " Dio " indica universalità, in contrapposizione a " Signore " (Kyrios, senza articolo) che indica il Dio d'Israele. In Matteo, invece, " la signoria/il regno dei cieli " indica universalità, mentre "la signoria/il regno di Dio riguarda anzitutto Israele ]].
L'annuncio di Gesù si collega quindi al testo di Zc 14,9; " il Signore sarà re di tutta la terra ". Quel giorno ci sarà il Signore soltanto, e soltanto il suo nome.
Si allarga, quindi, l'ambito della proclamazione di Giovanni: " la buona notizia " deve essere causa di gioia per tutti gli uomini e non solo per il popolo giudaico.
Gesù trasmette un messaggio di Dio, cioè si presenta come profeta, sebbene il lettore sappia già che è " il Figlio di Dio " (1,11) e che la sua opera e la sua autorità sono quelle di Dio stesso. Gesù agisce in nome di Dio e questo garantisce il suo annuncio.
Il messaggio di Gesù non ha, quindi, la sua origine nelle ideologie esistenti.
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