La ricorrenza del Natale non è solo la commemorazione della nascita di Gesù (la cui data e tradizioni sono discutibili ma non rilevanti) ma è anche la festa della natura umana nel suo aspetto corporeo e spirituale che Gesù viene a rappresentare entrando nel mondo. E’ una spiritualità nuova che dà senso alla corporeità. Il ricordo di questa nascita è anche il ricordo della nostra nascita come esseri nuovi.
L’opera di Gesù non è stata una realizzazione ma un input a realizzare che continua nei secoli. Da più di duemila anni l’uomo continua a realizzare sull’esempio e con l’aiuto di Gesù secondo le proprie capacità il Regno di Dio. I risultati dipendono dal tipo di accoglienza umana che può valere per l’uomo nella sua individualità che per gruppi di individui riuniti(chiese).I gruppi ecclesiali hanno creato i propri culti e i propri dogmi ma Dio è al di sopra e va staccato da certi LEGAMI perché si rischia di collegarlo ai loro errori.
Dio non divide l’Umanità in categorie .La sua chiesa è nell’ Umanità intera ed è composta da tutti quelli che ritengono benefica e giusta la Su Volontà(di qualunque associazione o gruppo religioso facciano parte),di quelli che non si ATTACCANO alle proprie convinzioni sena aperture al dialogo o ai propri RANCORI radicati,di quelli che non riducono Dio ad un oggetto di ricerca enciclopedica e fanno della fede un puro fatto culturale,di quelli che sono consapevoli che tutti possono errare o avere ragione e che riescono a modificare i loro cammini .Nel Regno di Dio non ci sono bandiere o simboli.
Gesù è vissuto,ha operato,ha sofferto e gioito,è morto,è risorto a nuova vita. L’Umanità vive,opera,soffre,gioisce,muore,risorge nella dimensione che noi ancora non conosciamo. Il Natale ci ricorda proprio questo:che la vera chiesa voluta da Gesù e nata con la sua nascita comprende persone nella loro individualità o di culti e associazioni religiose diverse con diverse credenze(che non esclude affatto gli Orientali dotati di forte spiritualità) ma con un unico nucleo:la DISPONIBILITA’ a Dio che Gesù stesso aveva .Le varie discussioni(Gesù bambino no,Gesù bambino sì;25 dicembre no,25 dicembre sì)sono cose umane.
Ricordare questa nascita significa superare la negatività in cui siamo immersi. I dolori del mondo ci cadono addosso giornalmente come macigni,viviamo in un mondo che sembra privo di gioie e in cui la gioia sembra quasi un’offesa per i dolori altrui. Il Natale ci fa sperare:ci sono tante gioie nel mondo di cui non ci accorgiamo e che non vengono publicizzate;sono le piccole gioie della vita di cui possiamo godere sapendo che dopo il buio della notte invernale torna la luce della primavera.