Il disegnatore e pittore francese Simon Vouet (1590 – 1649) fu uno dei maggiori esponenti del caravaggismo.


Simon Vouet, Allegoria della fede e disprezzo per la ricchezza, olio su tela, 1630 circa, Museo del Louvre, Parigi.

Questo dipinto fu sempre considerato l’allegoria della ricchezza, ma secondo lo storico dell’arte Nicolas Milovanovic,, capo curatore del Museo del Louvre ed esperto della pittura francese del XVII secolo, l’opera è un'allegoria del disprezzo per la ricchezza.

Il dipinto ha come didascalia “Allegoria della fede e disprezzo per la ricchezza”.

La donna è la vittoria alata (della fede) con corona di alloro. E’ avvolta da un manto giallo luminoso.

Con le mani regge un putto, che col dito indice della mano destra segna verso il cielo, allude a Dio, vera ricchezza spirituale.

Ma il volto della donna è rivolto verso destra, guarda in basso l’altro putto, alato, che con la mano sinistra le porge alcuni gioielli.

Sul pavimento c’è un monile d’oro agganciato ad una medaglia con inciso un profilo umano, forse allude alla nobiltà e al potere come ingrediente della ricchezza terrena.

La grade brocca metallica vicino al putto alato raffigura a sbalzo la scena con Apollo pervaso da “ardore amoroso” che insegue la bella naiade Dafne. Per salvarsi la mitica “ragazza” invoca gli dei. Viene esaudita e trasformata in una pianta di alloro.

In questo quadro risalta la bellezza della figura femminile, ma anche l’armonia dei colori e i toni luminosi dell’ampio drappeggio.