Mah... ragazzi. Io la metterei così: tutti i maggiori problemi politici del mondo sono generati da disuguaglianze più o meno marcate tra chi ha e chi ha di meno o, addirittura, non ha niente. Sappiamo che nel dopo guerra si giunse almeno in una occasione a una situazione molto prossima a un ulteriore utilizzo delle armi nucleari. Sto parlando della cosiddetta "crisi dei missili di Cuba". Se in quell'occasione ci si trattenne dal premere il famigerato "bottone" fu solo perchè Kennedy e Krushov erano due politici razionali e capaci di mediazione, e perciò tutt'altro che fanatici.

Se si consente oggi all'Iran di armarsi con il nucleare, potrebbe facilmente verificarsi una "reazione a catena", nel senso che parecchi stati arabi potrebbero dire "anch'io voglio le mie bombette deterrenti". Questo darebbe origine a una nuova "guerra fredda". Con la differenza che invece di avere due soli responsabili riconosciuti, a livello internazionale, dell'impiego eventuale delle suddette armi, ci potremmo ritrovare con un numero non precisato di islamici fanatici che, a torto o a ragione, vogliono dare lezioni agli "infedeli". E quel "bottone" potrebbe essere premuto unilateralmente, in assenza di dialogo, con molta maggior probabilità rispetto alla crisi di Cuba, sia dai "fedeli" che dagli "infedeli"...