Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
Sì ho letto il post di Doxa, no non si tratta soprattutto di questione psicologia ed esistenziale ma soprattutto di menopausa e variazioni ormonali e forze che scemano, arrivata ai 50 ti sei rotta le scatole di parecchie cose e o non ci badi più o cominci a rifiutarle e nonostante tutto sei ingabbiata tra mille impegni, quindi qualcosa devi pur lasciare andare se non vuoi uscire di testa
Questo è quello che dice il post di Doxa
secondo me, c'è anche un tratto culturale, che percepisco solo perché ho frequentazione con altre culture; ovviamente, l'età incide, fisiologicamente;

però conta molto quanto si è interiorizzata la pratica, perché giocano anche percorsi fisiologici disinibitori che hanno consolidato una strada, proprio in termini neuronali, dove la cultura è un precursore importante;

siccome ho una notevole frequentazione con l'ambiente francese, sia mio di famiglia, che acquisito, ho potuto notare che dove c'è una cultura diffusa dell'erotismo, a tutti i livelli la cosa produce effetti inerziali, abbastanza importanti;

per farmi capire meglio: da noi è quasi scontato che le persone vestano con un certo gusto, mediamente migliore che in Germania o UK; è proprio una cosa con cui cresciamo senza esserne consapevoli; ma gli altri lo notano;

in Campania, anche la ragazzina più eccentrica o la studentessa fuori sede più "distratta" cucina 10 volte meglio della coetanea più a nord, che scola la pasta e ci schianta sopra la scatoletta di tonno, e va di lusso se la apre

beh, in Francia, per diversi motivi, l'eros è diventato oggetto "nobile" di attenzione, già a partire dal costume dei monarchi, degli aristocratici e poi dei borghesi, per finire spessissimo nella letteratura, come plot secondario, oppure come oggetto centrale;
cioè, quelli lo studiano a scuola, tutti, pure i bigotti; una cosa impensabile da noi, dove al più abbiamo un'idea di pecoreccio che parte appena più nobile da Catullo, passa per uno sbiadito Boccaccio e - molto di straforo - all'Aretino, se proprio avevate un prof zozzone

non scendo in dettaglio, ma i francesi di estrazione appena borghese, anche quelli iper-tradizionalisti e, teoricamente, equivalenti dei nostri bigotti, partono comunque da da una cultura dell'eros che è parte della loro identità, e che in qualche modo si fissa come abitudine normale, sposta l'asticella del livello di inibizione, e quindi disponibilità;
è difficile da spiegare se uno non ha l'abitudine a farci caso - forse rdc; sulla letteratura Bau potrebbe dire... - ma se ti trovi a una cena formale con coppie di 70enni francesi, pure ultra perbenisti e formalisti, se il maschio gallico tipo Depardieu lo possiamo associare o fraintendere alla pari del nostro Buzzanca pecoreccio, la signora ingioiellata quando si sfiorano certi argomenti fa trasparire comunque un altissimo grado di birichineria consapevole; non è che ti dice niente di esplicito, ma il sottinteso che è educata a considerare la cosa come un'arte necessaria che pratica ancora te la manifesta in qualche modo;

perciò, secondo me è molto una questione dello spazio mentale che l'educazione ha creato, oppure inibito, ma in positum; cioè, si fa questo. quello e quell'altro perché è così che si fa, è nobile e nostro essere in questo modo, siamo così ed è molto fico, giusto....