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Discussione: Pittura su pietra

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    Pittura su pietra

    Arte e Natura. Pittura su pietra tra Cinque e Seicento


    Leonardo Grazia o Grazzi noto come Leonardo da Pistoia, Lucrezia, 1535 circa, olio su lavagna, Galleria Borghese, Roma.

    All’Accademia Carrara di Bergamo fino al 6 gennaio c’è la mostra titolata: “Arte e natura. Pittura su pietra tra Cinque e Seicento”: dipinti su lastre petrose, di solito l’ardesia (= lavagna, come quella nelle scuole) nei secoli XVI e XVII.

    La tecnica di dipingere sulla pietra di colore nero, già nota agli antichi, fu riproposta a Roma dal pittore Sebastiano del Piombo per rilanciare questa forma d’arte dopo il “Sacco di Roma”, del 1527: ebbe inizio il 6 maggio di quell’anno da parte delle truppe dell’imperatore Carlo V d’Asburgo, composte in prevalenza da lanzichenecchi germanici, circa 14 mila, da 6 mila soldati spagnoli e numerose bande di italiani. Fu il nono e ultimo saccheggio perpetrato alla città, ed è considerato fra i più brutali. L’Urbe fu devastata, tante opere d’arte rubate. Ci furono migliaia di morti e di violenze.

    I lanzichenecchi (dal tedesco Landsknecht, (= "servo della terra") erano soldati mercenari di fanteria, arruolati dalle legioni tedesche del Sacro Romano Impero. Divennero famosi per la loro crudeltà nei confronti dei popoli combattuti nonché per la violenza che mostravano sul nemico. Il loro armamento consisteva in una spada e una lunga picca.

    segue
    Ultima modifica di doxa; Oggi alle 11:31

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