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Discussione: Prigionieri di un corpo

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  1. #1

    Prigionieri di un corpo

    Viaggiare su un autobus e incrociare lo sguardo di un'altra persona, l'anima gemella...colpo di fulmine!
    Sognare, per qualche istante, guardandola di nascosto mentre fissa la città fuori dal finestrino.
    Amarne i gesti, il sorriso. Ascoltarne con brama la voce.
    Pensare che mai occhi si sono posati su una creatura tanto sublime e...risvegliarsi bruscamente!
    Realizzare che c'è solo una possibilità, su chissà quante, che desideri, sentimenti, semplici emozioni vengano ricambiate.
    Amare nel modo giusto, e vivere nel corpo "sbagliato".

    Scritta così esula un po' dalla realtà, ma ciò che volevo esprimere spero si sia capito.
    Mi è capitato spesso di chiedermi come debba essere vivere nel corpo "sbagliato", amare qualcuno che non potrà mai ricambiare.
    Molte volte ci si innamora e non si è ricambiati, ma dev'essere triste sapere già in partenza che non è prevista alcuna possibilità. Deve essere avvilente vedersi scavalcare da chi spesso possiede la metà dello spirito e della personalità di cui si è dotati.
    E' vero che si trovano sempre uomini/donne con gli stessi gusti, ma è sempre e comunque una limitazione. E' come imporre a se stessi di innamorarsi solo di un target di persone, invece l'amore, si sa, non rispetta alcuna regola.
    Qualcuno potrà anche scrivere che lo stesso può valere per una persona "normale" (ci tengo ad evidenziare che normale è tra virgolette) che si innamori di una/un omosessuale, ma già da ora rispondo che per me è lungi dall'essere la stessa cosa. Perchè una persona "normale" non è prigioniera del proprio corpo, non gli è stata inculcata l'idea di essere "sbagliata".
    Prendo il mio caso ad esempio: Mi sono innamorata del mio ragazzo al primo sguardo. Conoscendolo mi sono resa conto che era la persona che cercavo, la persona che aspettavo da tempo. Come mi sarei sentita, provando ciò che provavo, in un corpo "sbagliato", senza alcuna possibilità?

    Sembra più uno sfogo che uno spunto di riflessione. Non posso nemmeno chiedervi cosa ne pensate al riguardo perchè in fondo, se uno non è dentro al problema, che può scrivere? Ma mi piacerebbe comunque leggere le vostre riflessioni, non necessariamente incentrate su ciò che ho scritto io. Se qualcuno ha poi voglia di scrivere proprie esperienze tanto meglio...
    Ultima modifica di Noah; 04-07-2006 alle 23:30
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