Le Pagelle del GP d'Ungheria

Tra storie di spionaggio e dispettucci si corre il gran premio magiaro che vede trionfare Hamilton incalzato da un sempre piu' consistente Raikkonen che ri-passa il suo compagno di squadra nella classifica mondiale, ma che rimane malinconicamente distante dai sogni iridati. Fernando Alonso, dal canto suo, viene messo in punizione nonostante (come si diceva nei litigi tra scolaretti) sia stato "l'altro ad iniziare". Ultimo dei quattro, Felipe Massa, che dimostra di non gradire le piste "troppo" guidate e che mette a segno la sua peggior prestazione di questo 2007. Buona, come al solito, la prestazione BMW, che stavolta con Heidfeld agguanta il podio causa forfait di due dei pretendenti al titolo.

Lewis Hamilton: 10.
Se fosse menzionato anche il voto in condotta sarebbe un bel 7, che poi significa l'insufficienza. In ogni caso, cinicamente, si dimostra piu' "furbo" di tutti e anche un missile in pista. Parte e rimane primo per tutte le 70 tornate, non lasciando il posto nemmeno in occasione dei pit stop. Vince con "soli" 7 decimi una gara che praticamente amministra e in cui gioca come il gatto col topo con Raikkonen.

Kimi Raikkonen: 9.
Per quasi tutto il week-end ha sofferto con una vettura nettamente inferiore alla McLaren, poi in gara quando tutti stavano pensando ad una fuga solitaria di Hamilton (dopo 3 giri aveva sul finnico 3 secondi) l'uomo di ghiaccio comincia a inanellare giri veloci con i quali riesce a rimanere incollato all'inglese fino al termine. Imputargli di non essere stato aggressivo o di non aver tentato un sorpasso risulterebbe blasfemo, vista la fatica immane con la quale riusciva a stare anche solo ad un secondo dagli scarichi McLaren.

Nick Heidfeld: 9.
Non lo vedevamo cosi' consistente e determinato da un bel po' di tempo e in questa occasione sbaglia solo la partenza nella quale viene beffato da Raikkonen nonostante sia evidentemente piu' leggero (Nick effettuera' in gara 3 soste a differenza delle due di Kimi). Per il resto mette a segno una gara in controllo in cui mentre perde dalla vista i primi due li davanti comincia a controllare chi lo segue.
Nel finale controlla in maniera apparentemente facile lo scatenato Alonso e porta a casa un meritatissimo terzo posto.

Fernado Alonso: 8.
Mette a segno la pole, anche se in circostanze bizzarre, e nella nottata si ritrova in sesta posizione. Alla domenica non sembra per niente scosso da quanto accaduto, come ad ammettere la colpa. Servono due giorni a "riabilitarlo", almeno in parte, quando vengono chiarite le colpe e la dinamica di quanto successo sabato nel Q3. In gara e' il solito Alonso, concentrato e velocissimo. La sua corsa si ferma dietro alla BMW di Heidfeld, peccato.

Ralf Schumacher: 7.
Forse definitivamte ritrovato. Lo dimostra la sequenza di buone prestazioni che ha inanellato da ormai 3 gp. Anche stavolta riesce a tirare fuori una qualifica alla "Trulli" e anche in gara non sbaglia molto. Alla lunga deve arrendersi a chi anche partendo dietro ha una vettura piu' performante e ilsesto posto finale e' il massimo che puo' fare.

Nico Rosberg: 7.
Buona week-end quello del tedesco che prima mette a segno in qualifica il quinto tempo(poi tramutato in quarto con la penalizazzione inflitta ad Alonso) e poi per tutta la gara mantiene, o quasi, la posizione. Cede una posizione alla Toyota di Ralf Schumacher che effettua una sosta in meno e riesce a passarlo. Anche lui e' un altro di quelli che nelle piste "guidate" tiene bene.

Robert Kubica: 6,5.
Stavolta non riesce ad ingranare e lo si vede fin dalle qualifiche nelle quali fatica piu' del solito e oltre a non riuscire a scavalcare il compagno viene messo dietro anche da Rosberg e Ralf Schumacher.
In gara adotta la stessa tattica del compagno con solo un paio di giri in piu' ad ogni sosta, ma la cosa non paga e cosi' riesce a far poco.

Hekki Kovalainen: 6.
Gara difficile la sua, come per tutta la Renault. Part undicesimo (grazie alla penalizazzione del compagno che gli regala un posto), ma alla fine almeno un punticino lo riesce a portare a casa, conquistato tutto allo start in cui agguanta subito la nona posizione poi nel corso della gara tramutera' in ottava.

Mark Webber: 6.
In casa RB e' finito il tempo delle speranze per una stagione nei primi posti e ormai anche un nono posto viene accettato di buon grado. L'australiano, come ribadito nelle dichiarazioni a fine corsa, fa quel che puo' e si dice scontento della tattica con la quale il box pensava di poter ribaltare la situazione della griglia, ma che invece non ha stravolto nessun equilibrio

Giancarlo Fisichella: 6.
La sufficienza e' tutta per la sua qualifica, comunque buona e meglio del compagno. La sua gara, invece, e' segnata da una penalizazzione un po' assurda e che lo vede partire dalla settims fila su una pista in cui i sorpassi sono gia' complicati, figuriamoci con una Renault stile 2007.

Vitantonio Liuzzi: 6.
Vi sembrera' esagerato, ma un piccolo incoraggiamento se lo merita il giovanotto. Che da quando e' nella bella "famigliola" RedBull ne ha viste e sentite di cotte e di crude...E' stato promosso, appiedato e poi ripromosso. Senza contare il fiato sul collo di almeno una dozzina di piloti pronti a togliergli il posto anche tra la notte fra sabato e domenica e la tensione a cui e' abituato e che ha portato il suo ex compagno addirittura ad usare le mani. Dopo l'ennesimo ritiro per guasto meccanico riesce anche ad esprimere fiducia per il duo futuro da pilota. Speriamo bene.

Anthony Davidson: 6.
Ormai fa costantemente meglio del compagno e questo rende la sua gara ancora piu' amara. Parte 15esimo e rimane nel gruppetto di coda, ma sempre bella bagarre. Poi all'uscita dai box, con gomme fredde, si tocca con la Renault di Fisichella e nel contatto danneggia la sospensione. Testacoda e ritiro per lui.

Jarno Trulli: 5.
Lui e Ralf sembrano essersi scambiati il posto e cosi', anche sull'Hungaroring, e' lui a soffrire di piu' e a tirare furi una prestazione che non soddisfa nessuno. Lo penalizza eccessivamente un secondo stint molto lungo (ben 31 giri) che non gli permette nemmeno di mantenere l'ottavo posto con cui era partito

David Coulthard: 5.
Si lamenta dell'incostanza delle gomme, ma anche lui non si da' troppo da fare. Non passa al Q3 nelle qualifiche e in gara e' in balia della sua RB3, che scarrozza al traguardo in una desolante, nonche' insignificante, 11esima posizione( la stessa, poi, che occupava sul traguardo).

Takuma Sato: 5.
L'idolo di un paese non riesce piu' ad entusiasmare come faceva nelle prime gare, mentre il suo compagno sembra crescere costantemente. Ad una qualifica deludente risponde con una prima parte di gara all'attacco, il cui culmine e' il sorpasso su Massa. Poi, pero', piu' nulla e nonostante una vettura con cui dice di divertirsi anche porta a casa un nulla di fatto.

Felipe Massa:4.
Una gara orribile, per usare le sue parole. Errori del box a parte, non si capisce ancora come abbia potuto mancare la Q3 siglando nella seconda parte delle qualifiche il 14esimo tempo. La spiegazione, forse, arriva in gara, nella quale non mette a segno nemmeno un sorpasso e ne subisce invece (quello di Sato gli tarpa definitivamente le ali). Se le speranze mondiali sono pressocche' abbandonate per il compagno, figuriamoci per lui, che non vince da quasi tre mesi e convince sempre meno.

Alexander Wurz: 4.
In difficolta' per tutto il fine settimana. Una qualifica che non e' molto differente dal suo trend, la differenza , pero', la fa la domenica in cui non riesce come spesso glie' accaduto, a risalire la china. Daltronde in un pista cosi' tortuosa. Si lamenta (anche in pista a gestacci) dell'ostruzionismo di qualche doppiato che gli spezza il ritmo e non gli permatte di rimanere attaccato al duo Massa-Fisichella.

Sebastian Vettel: 4.
Il passaggio dalla BMW alla ToroRosso non deve essere incoraggiante e non e' certo un contratto per un anno e mezzo in mano a poter cambiare le prestazioni della sua vettura. In crisi per tutto il week-end non riesce a fare faville, ne tantomeno meglio del compagno dio squadra. Speed si sara' fregato le mani.

Adrian Sutil: 4.
Al traguardo e' davanti a Rubens Barrichello e la sua Honda, un buon risultato con una Spyker. Chissa' se proprio ora che forse si erano trovati gli equilibri con questa vettura, con la nuova si tornera' indietro.

Rubens Barrichello:3.
Alla Honda continuano a portare aggiornamenti ed evoluzioni, ma non sarebbe meglio spenderli per la vettura del 2008 i soldi? Con questa, e' evidente, ogni modifica riesce solo a far andare piu' piano e ormai piloti e scuderia hanno definitivamente mollato. La comunicazione radio con cui il team "annuncia" a Rubens la sua ultima posizione e' tragicomica.

Jenson Button: 3.
Sembra il Ralf Schumacher di meta' stagione, tra sfortuna e scarsita' di rendimento. Il gran premio che un anno prima lo aveva lanciato verso la risalita, oggi lo affonda e lo fa sprofondare in una crisi da cui chissa' se riprendera'.

Sakon Yamamoto: 3.
Mamma mia! Anzi, mamma sua. Che poi e' la persona che gli permette di correre in F1 e che solo spinta da un amore del genere puo' gettare al vento quelle cifre per far correre chi del pilota professionista ha poco o niente.

Stefano Baiardo

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D'accordo... BRAVO RAIKKONEN!