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Discussione: Libero Arbitrio

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  1. #1
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    Libero Arbitrio

    Vediamo come possiamo definire il libero arbitrio: Con questa espressione generalmente s'intende la possibilità che ha l'uomo di "scegliere" le azioni che compie. Ma tale possibilità è relativa in quanto egli è influenzato da innumerevoli fattori d'ordine "intimo" ed "esterno". Il libero arbitrio che si fonda sulla libertà assoluta (secondo la Scolastica) non esiste per l'uomo. Il libero arbitrio relativo consente all'uomo una libertà relativa.

    Supponiamo che, per una ragione karmica, io debba essere da te ferito. Tu hai la possibilità di scegliere: ferirmi o non ferirmi; tu hai questa "scelta" e scegli di non ferirmi; io, poiché per karma debbo essere ferito, lo sarò anche contro la tua intenzione, e da te stesso. Vivrò qualcosa che mi ferirà. La tua scelta sarà a tuo vantaggio, e non a vantaggio mio, che per karma debbo subire comunque questa ferita. Ognuno ha quello che deve avere.

    La libertà poi cresce proporzionalmente all'evoluzione: se un individuo poco evoluto avesse tanta libertà, muoverebbe tante cause che lo soffocherebbero, sarebbe schiacciato dalle sue libertà.

    Nel mondo umano, a differenza del mondo naturale, la libertà "non" è un fatto esterno, ma è fatto interiore e le varianti esistono proprio per dare questo carattere "intimo" alla libertà.

    La libertà non è poi possibilità di fare ciò che si vuole nel senso di ciò che si gradisce (che è pur sempre conseguenza di una necessit&#224 ma possibilità di sottrarsi ad uno stato di necessità. Ecco perché "è la volontà che rende liberi".

    Inoltre nessuno è dotato di libertà assoluta. Anche nell'ambito della libertà relativa, tutto è costruito in modo che nessuno venga a patire ingiustamente delle scelte di un altro. "La libertà dell'uomo consiste nel sottrarsi a certe influenze, nello scegliere fra una catena deterministica e l'altra"; ma il fatto di non scegliere in assoluta assenza di influenze, non pregiudica minimamente le conseguenze della scelta, perché "il fine della vita non è quello di premiare o castigare, bensì quello di donare ciò che manca". Così, se manca la coscienza altruistica, la scelta sarà egoistica, ma la conseguenza di ciò non potrà che portare all'integrazione della coscienza in senso filantropico.

    In Dio, nell'Assoluto, ove passato e futuro sono eterno presente, vi è tutto quanto le creature saranno portate a fare, ivi compresi gli arbitri, senza che questo arbitrio sia toccato, sia manomesso.
    Per dire che un individuo ha una possibilità di scelta, deve esistere nel Cosmo un'azione e la sua variante; ovverosia offrire questa possibilità di scelta, anche se già esiste la scelta che io farò.

    Osserviamo ora alcuni "tipologie" di libertà:

    LIBERTA' Assoluta - E' assenza di ogni e qualsiasi limitazione. La "libertà" è sempre un attributo in quanto non esiste in modo a sé stante; è una conseguenza e un attributo della evoluzione. Quanto più l'individuo è evoluto, tanto più è libero.
    Gode di libertà assoluta chi si identifica con l'Assoluto.

    LIBERTA' Relativa - Si divide in:

    LIBERTA' Pura - ed è quella libertà nell'ambito della quale le azioni non sono determinate né da influenze esteriori, né da necessità;

    LIBERTA' Spuria - ed è la possibilità di attuare o soddisfare certi desideri o necessità.

    LIBERTA' Relativa - Parlando dell'uomo siano nei limiti della libertà relativa, la quale può essere pura o spuria; cioè se l'uomo opera una scelta senza essere influenzato da fattori interni o esterni, egli in quel momento e per quella scelta ha goduto di una libertà pura. Se, invece, è stato influenzato da un qualunque fattore, la sua libertà era del tipo spurio. Quando poi non c'è possibilità di scegliere, non possiamo parlare di libertà.

    Facciomo un esempio: Un uomo ha lavorato tutto il giorno e torna a casa stanco. Egli ha la possibilità di rimanere a casa e riposarsi, oppure di andare fuori, supponiamo al cinema. Ecco la catena deterministica: siccome è stanco, lui starà in casa a riposarsi, tutto porta a questa soluzione. però in questa catena deterministica, di tipo fisico si insinua un'altra catena deterministica di tipo psicologico: la sua compagna desidera uscire ed allora lui, per accontentarla, frena la sua stanchezza, la reprime, ed esce. Qui c'è un salto di qualità, da un tipo di psicologia egoistica, che l'avrebbe fatto restare a casa a riposarsi, ad uno slancio diciamo pure altruistico, quello di accontentare la sua compagna. In questi salti di qualità fra catene deterministiche consiste e si attua la libertà relativa dell'uomo, e in questa, da questa libertà nasce la Coscienza.

    Ricordate: la Coscienza nasce sempre nella libertà.

    Torneremo su questo argomento che non deve meravigliarci; dal momento che tutto è illusione, anche la libertà può essere illusione.

    Pace e Bene
    Ultima modifica di Il Manu; 10-01-2008 alle 01:13

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