Non nego che si possano sollevare molte e serie obiezioni alla teoria della discendenza con modificazioni attraverso la varazione e la selezione naturale. Ho cercato di dare a queste tutta la loro forza. A prima vista niente può sembrare più difficile del credere che i più complessi organi e istinti si siano perfezionati non con mezzi superiori, sebbene analoghi, alla ragione umana, ma per l'accumulazione di innumerevoli lievi variazioni, ciascuna utile al loro possessore individuale. Ciononostante, questa difficoltà, per quanto insuperabilmente grande possa apparire alla nostra immaginazione, non può considerarsi reale, se ammettiamo le seguenti proposizioni, cioè: che tutte le parti dell'organizzazione e gli istinti presentano, almeno, differenze individuali; che c'è una lotta per l'esistenza, che conduce alla conservazione delle profittevoli deviazioni della struttura o dell'istinto; e, infine, che gradazioni nello stato di perfezione di ciascun organo possono esser esistite, ciascuna buona nel suo genere. La verità di queste proposizione credo non possa essere discussa.
Charles Darwin, L'origine delle specie

Le molte e serie obiezioni alla sua teoria che Darwin aveva contemplato ancor oggi animano un fiorente dibattito accademico circa i tempi ed i modi delle dinamiche evolutive; oggi, ad esempio, l'insoddisfacente modello di una crescita graduale per lineare accumulazione di innumerevoli lievi variazioni sembra poter essere sostituito da quello proposto dalla teoria degli equilibri punteggiati del compianto Stephen Jay Gould: avanzante il concetto di una duratura stabilità morfologica segnata (punteggiata, appunto) da episodi di brusco cambiamento in cui si decide la sopravvivenza e la radicale evoluzione delle specie, o la loro estinzione. Ma in ambito scientifico solo sui tempi e sui modi è possibile speculare, poiché il portato fondamentale della teoria dell'evoluzione di Darwin, ovvero l'esistenza di un processo evolutivo proprio di tutti gli esseri viventi come risposta alle sfide poste dall'habitat naturale, non può essere cancellato.

Il bicentenario della nascita di Darwin è ricorrenze che cade in modo quantomai opportuno: a ricordarci che, anche in Occidente, l'onda lunga del fanatismo religioso in questi ultimi anni ha tentato, a suon di deliranti dogmi creazionisti, di cancellare uno dei più rivoluzionari traguardi del pensiero umano.