A Napoli, aggredita una ragazza in piazza Bellini. Picchiata da un gruppo di dieci persone. La sua colpa? «Sono intervenuta per difendere un mio amico gay. Hanno cominciato a prenderlo in giro per la salopette e per una borsa che portava. Lo hanno spinto, insultato e preso a schiaffi. Io non sopporto le ingiustizie. Sono intervenuta. Volevo parlare con loro e mi hanno picchiata». La ragazza, 26 anni, parla dall´ospedale Pellegrini, dove è ricoverata. Rischia di perdere l´occhio sinistro. Ma il destro è spalancato, azzurro, arrabbiato. "È stata un´aggressione omofoba", dice senza paura. E l´ha scritto anche sulla denuncia. Ai carabinieri rivela: "Una volta in ospedale ho saputo che in piazza Dante una persona sulla cinquantina e stata accoltellata verosimilmente dagli stessi ragazzi".
Una notte di violenza incontrollata? "Uno portava un giubbotto nero, l´altro una maglia arancione - continua la ragazza - Uno si è avvicinato e dal bidone della spazzatura ha preso una bottiglia di birra». E poi spinte, insulti. Tutto alle due di notte. "Mi sono raggomitolata, con la testa sulla pancia, ma hanno continuato a prendermi a calci. Quando hanno visto la maglia piena di sangue sono fuggiti in scooter". La ragazza è dura e prosegue: "Non so se perdo l´occhio, ma ho la testa che funziona. Li potrei riconoscere e spero che la polizia li arresti".
Fonte: "La Repubblica"