La maggior parte delle blatte si cibano di residui organici vegetali ed animali con una spiccata tendenza alla saprofagia, ovvero a cibarsi di materia in stato di decomposizione. Quindi sono sostanzialmente animali spazzini; la controindicazione è che queste abitudini alimentari ne fanno anche potenziali veicoli di diffusione di parassiti e batteri. Ma il rischio è limitato comunque alla contaminazione degli alimenti lasciati incustoditi (le blatte hanno la simpatica caratteristica di rimettere parte del cibo ingurgitato e di defecare ed alimentarsi allo stesso tempo) e, se non ricordo male, ad appena una decina di specie su svariate migliaia.