A parte il punto degli amministratori, che non devono essere politici, altrimenti ci troviamo al punto iniziale, siamo daccordo.
Si potrebbe avere un sistema con amministratori scelti con criterio ogni tot anni, "sfalzati" dalle elezioni politiche. I partiti, ovvero i parlamentari, possono proporre iniziative e costituire commissioni, ma non hanno più il potere di indirizzare tutte le risorse dello Stato per i loro progetti senza contraddittorio e senza controllo (o votarsi l'aumento di stipendio all'unanimità ad esempio). Il "sistema partitico" lo avrei preservato (), anche perché sennò si torna al vecchio quis custodiet ispos custodes?
Una volta disposte delle regole inalienabili per l'accesso al potere (tipo ineleggibilità per mafiosi, terroristi, tangentisti, che al momento costituiscono la maggioranza della nostra popolazione parlamentare) e un vero sistema trasparente con cui si descrive l'operato del governo, forse anche le masse sarebbero più disposte a farsi educare (avendo esempi migliori a diffondere ideali).
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Ok, per fare tutto questo l'unica è la rivolta armata... chiamate Piotr