Grande juve a roma dove vince per 3-1 ed è momentaneamente in testa a punteggio pieno.
Doppietta di Diego e Felipe Melo,momentaneo pareggio di De Rossi.
Grande juve a roma dove vince per 3-1 ed è momentaneamente in testa a punteggio pieno.
Doppietta di Diego e Felipe Melo,momentaneo pareggio di De Rossi.
L'ultimo colpo del mercato lo piazza la juve dove acquista dal Lione il terzino sinistro, e campione del mondo,Fabio Grosso.
Ottimo acquisto della juve che sistema la zona sinistra del campo.
La società ha dato a Ferrara un ottima squadra,tocca a lui amalgamarla in campo.
con DIEGO MELO sento GROSSO...e ora sono cazzi AMAURI per tutti!!!
Ragazzi, che gran gol...![]()
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[RIGHT][I]L'ironia
Felipe Melo è un venduto.
p.s. quest'anno la Juve mi fa troooooppa paura...Potrebbe essere la volta che vince uno scudetto per meriti sportivi???
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Su su... scherzavo!!!!!![]()
Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
Dante Alighieri
[I][SIZE="1"][COLOR="DarkOrchid"][B]Se mi allena Prandelli, gioco bene pure io... Forza Viola Al
[QUOTE=Renella;1033448]Felipe Melo
Il 3 settembre 1989,in Polonia dove si era recato a visionare una squadra che avrebbe affrontato la juve,moriva in un incidente stradale Gaetano Scirea.
Il ricordo dei suoi ex compagni.
Zoff: «Uomo e calciatore straordinario». Causio: «L'ho visto crescere. Era timido e buono, anche troppo»
TORINO, 2 settembre - Sono passati venti anni dalla scomparsa di Gaetano Scirea. Ecco il ricordo dei suoi ex compagni raccolto da Hurrà Juventus.
DINO ZOFF - «Gaetano? Un uomo straordinario e un calciatore straordinario. Un esempio di stile e classe sia in campo che fuori. Con lui abbiamo condiviso tanti momenti, in ritiro stavamo sempre nella stessa stanza. Ricordo che durante i Mondiali di Spagna Tardelli non riusciva a prendere sonno la notte prima delle partite. Per rilassarsi veniva in camera nostra; la chiamava la “Svizzera” perché era il posto più tranquillo del ritiro. Nel nostro modo di stare insieme, del resto, non avevamo bisogno di troppe parole, quasi sempre bastava uno sguardo. Sarebbe stato un ottimo allenatore, se ne avesse avuto l’opportunità: sapeva convincere, gli piaceva insegnare. Il calcio di oggi gli sarebbe piaciuto, anche se non era il tipo da rincorrere miraggi di protagonismo. Non sarebbe mai diventato un “personaggio” da copertina, ma avrebbe saputo farsi ascoltare da tutti. Il suo erede? Fino a ieri Paolo Maldini, oggi non saprei».
FRANCO CAUSIO - «Arrivò a Torino che era ancora giovanissimo, mentre io ero lì già da anni. Si può dire che l’ho visto crescere: ragazzo, fidanzato, marito, padre modello. Era timido e buono, forse persino troppo. Spesso gli dicevo di reagire, di essere un po’ più cattivo con gli avversari: quella sua serenità mi faceva incavolare. E lui sa che cosa mi rispondeva sempre? “Non ci riesco”. Lo diceva con il sorriso sulle labbra, ed era disarmante. Non l’ho visto una sola volta arrabbiarsi, diceva che non ne valeva la pena, e a posteriori devo ammettere che aveva ragione lui. Abbiamo passato insieme i migliori anni della nostra vita, vinto tanto, condiviso gioie bellissime. Quando sono andato via dalla Juve siamo comunque rimasti molto legati. Era impossibile non volergli bene, era impossibile parlare male di lui. Gli volevo molto bene».
MARCO TARDELLI - «Era uno dei giocatori più forti del mondo, ma era troppo umile per dirlo o anche solo per pensarlo. Il suo essere silenzioso e riservato forse gli toglieva qualcosa in termini di visibilità, ma certamente gli faceva guadagnare la stima, il rispetto e l’amicizia di tutti, juventini e non. Questo non significa che fosse un debole o che non avesse niente da dire: al contrario, era dotato di una grande forza interiore e sapeva parlare anche con i suoi silenzi. Io e lui avevamo caratteri completamente opposti, ma stavamo bene insieme. Una volta venne a trovarmi al mare e giocammo insieme a nascondino. Una cosa strana per dei professionisti di serie A, invece faceva parte del nostro modo di stare insieme e di divertirci in maniera semplice. Nel calcio d’oggi credo che si sarebbe trovato un po’ spaesato, ma solo a livello personale. Calcisticamente era uno molto competente e avrebbe saputo rendersi anche autorevole. Diciamo che personaggi con il suo carattere, al giorno d’oggi, nel mondo del calcio non ce ne sono più».
STEFANO TACCONI -«Con Gaetano ho condiviso soltanto gioie: insieme abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere. Negli annali del calcio siamo solo in cinque ad aver conquistato tutti i tornei internazionali: Blind dell' Ajax, Brio, Cabrini, Gaetano ed io. È un motivo di orgoglio aver scritto insieme quelle pagine ed essere stato suo amico. A Torino vivevamo a due passi l’uno dall’altro, spesso andavamo ad allenarci insieme. Una volta mi sono dimenticato di passare a prenderlo e l’ho fatto arrivare in ritardo per la prima e ultima volta in vita sua. Quando è arrivato al Combi mi si è avvicinato e mi ha detto sornione: “bravo, bravo”, ma si vedeva che mi aveva già perdonato. Il venerdì sera, con lui e Zoff, avevamo il rito scaramantico di andare a cena sempre nello stesso ristorante, ma in realtà era una scusa per passare del tempo insieme. Gli sarò sempre grato perché è stato uno di quelli che mi hanno aiutato di più nel periodo nero in cui ero finito in panchina. Mi diceva di insistere, e alla fine mi sono ripreso il posto. Come al solito aveva ragione lui».
Io me lo ricordo eccome Scirea.
E ricordo il TG di quel giorno.
Fu una grande tristezza...
Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
Dante Alighieri
[I][SIZE="1"][COLOR="DarkOrchid"][B]Se mi allena Prandelli, gioco bene pure io... Forza Viola Al
[QUOTE=sagittario78;1034457]ricordo quel giorno, ricordo che nel bagagliaio aveva delle taniche di benzina, per quello mor
Anche la Juventus ricorda Mike Bongiorno
Attraverso le parole del suo presidente Giovanni Cobolli Gigli, la Juventus ricorda Mike Bongiorno scomparso improvvisamente all’età di 85 anni. «Siamo stati molto colpiti dalla notizia dell’improvvisa scomparsa di Mike Bongiorno, un grande tifoso bianconero, ma anche un grande amico. Insieme a tutti i consiglieri di amministrazione, mi unisco al dolore della famiglia e a quello di tutta l’Italia per la scomparsa di un personaggio che ha fatto la storia della tv nel nostro paese. Un personaggio che con il suo carisma ha saputo nel corso degli anni conquistarsi l’affetto e la stima di tutti, compresi i tifosi juventini ai quali si è sempre accomunato. Nonostante i suoi numerosi impegni, anche in questi ultimi anni, Mike Bongiorno è sempre riuscito a trovare il tempo per venirci a trovare, per vedere le partite e, quando possibile, accompagnarci in trasferta. La sua scomparsa lascia un grande vuoto, ma il suo ricordo ci accompagnerà per sempre».
Mike con Del Piero.
Stasera torna il campionato con la juve impegnata nuovamente a Roma contro la Lazio con al quale condivide il primato in classifica.
Torna Trezeguet,penso al posto di Iaquinta che ha giocato in nazionale,ma non Del Piero che è ancora acciaccato.
Partita molto difficile,lo scorso anno fu 2-2,vediamo stasera.
Giovinchino e Marchisino ottimi! Empoli ha fatto loro bene....
amate i vostri nemici