La prima cosa che ho pensato quando ho letto il titolo
La prima cosa che ho pensato quando ho letto il titolo
Io penso che il ruolo di psicologi e analisti vari sia marginale, essi sono soltanto lo strumento con cui ognuno risolve i propri problemi.
E fosse per me sarebbero tutti a spasso, o a raccogliere pomodori.
Penso che molti di voi stiano parlando della depressione pensando all'amico un p
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
[QUOTE=nahui;1034691]Penso che molti di voi stiano parlando della depressione pensando all'amico un p
o forse hanno un eccesso di consapevolezza...mi ricordo di un certo Luigi Tenco
[QUOTE=nahui;1034691]Penso che molti di voi stiano parlando della depressione pensando all'amico un p
[QUOTE=nahui;1034691]Penso che molti di voi stiano parlando della depressione pensando all'amico un p
Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
Dante Alighieri
[I][SIZE="1"][COLOR="DarkOrchid"][B]Se mi allena Prandelli, gioco bene pure io... Forza Viola Al
[QUOTE=Renella;1034708]Egoismo? Mah...
Mi chiedo il perch
Se vogliamo capire bene in che cosa consiste questa malattia così diffusa ed anche così facilmente occultata, se non è una questione solo fisica ( cioè mancanza di Litio, elemento equilibrante; chi ne è carente di solito alterna brevi e forti eccessi di personalità a lunghi e penosi periodi di depressione, abbandono), è, dal punto di vista psicologico, la impossibilità ( specie per le persone sensibili) di adattarsi all'ambiente circostante; ma permettetemi di dirvelo, di solito non è un fatto personale, ma il più delle volte dipende esattamente e realmente dall'ambiente, ormai degradato e inospitale per noi e per la razza umana; il mondo diventa sempre più una gabbia dalla quale non riusciamo in alcuna maniera ad uscirne.
Avete mai provato ad osservare quei poveri animali costretti a vivere in ambienti ristretti come le gabbie? ebbene anche loro e loro soprattuto mostrano segni di abbandono ed a volte di aggressività verso un ipotetico altro che egli considera la causa del suo stato. Se poi un animale non è nato in cattività, ma vi è stato costretto, allora è anche peggio.
Insomma la depressione, secondo me, è l'effetto di una cattività in un mondo che non è più degnamente vivibile, e più andremo avanti e peggio sarà.
A volte mi meravigliano certi discorsi che mi fa mio figlio: " Beato tu, papà, che sei vissuto in un'epoca in cui non c'erano le auto e la Tv".
Chi è causa del suo mal pianga se stesso ( ovviamente riferito all'uomo moderno).
Ultima modifica di crepuscolo; 04-09-2009 alle 13:42
[QUOTE=nahui;1034713]Non mi riferivo a te, ma a chi sosteneva che con la forza di volont
Non sono un medico, ma credo che spesso un aiuto esterno sia indispensabile.
Farmaci, psicoterapia, nuovi stimoli, qualcosa che spezzi il circolo vizioso ed aiuti a ritrovare il gusto e ragioni per vivere.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
In generale non si supera ( spesso lo psichiatria la risolve con farmaci a vita, o a morte, dipende da come la vedi perché danno dipendenza). Secondo me si può superare solo tirando fuori dal cappello del mago quella serie di valori che ancora non sono stati intrappolati o estinti, anche a costo di muoversi controcorrente; ma attenzione perché all'inizio si rischia di essere preso addirittura per pazzo o bene che vada per eccentrico.
La prima cosa da fare, per chi crede di essere intrappolato in questo genere di malattia, è strafregarsene di tutto e di tutti, soprattutto di quello che pensa la gente comune o di come la stessa ci vorrebbe, peggio se la gente è conformista, soprattutto, poi, quelli più vicini; perché è proprio la normalità o l'adeguamento l'anticamera per l'ingresso in gabbia.
Ultima modifica di crepuscolo; 04-09-2009 alle 14:14
La forza di volontà è il primo passo, unitamente al chiedere aiuto, ad un parente, ad un amico, e quindi ad ammettere il problema.
Né più e né meno come per un problema di alcolismo o droga o cibo.
Una volta resisi conto del problema esistente e della propria incapacità di uscirne da soli (perché le chiacchiere stanno a zero... quando si è in "depressione" VERA, non si sa neanche come allacciarsi le scarpe) e una volta chiesto aiuto, la strada può essere più o meno lunga, più o meno in salita, più o meno risolutiva.
Ci sono persone che necessitano di un controllo costante da parte di medici e ci sono persone che con l'aiuto di qualche persona cara, riescono, con adeguata terapia (in primis psicologica, ma spesso anche farmacologica) ad uscirne senza doversi ricoverare.
A volte si impara semplicemente a convivere con questo "male di vivere" ed è già, in tanti casi, una grande vittoria.
Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
Dante Alighieri
[I][SIZE="1"][COLOR="DarkOrchid"][B]Se mi allena Prandelli, gioco bene pure io... Forza Viola Al
Mi dispiace contraddirti Renella, ma, se vuoi fermamente uscirne, certe cose si risolvono da soli.
Ultima modifica di crepuscolo; 04-09-2009 alle 14:18