[QUOTE=mat612000;1037094]Se non c'entra niente la commemorazione di un defunto con altre questioni, resta misterioso per quale motivo questo governo ha deciso di concedergli i funerali di stato e perch
[QUOTE=mat612000;1037094]Se non c'entra niente la commemorazione di un defunto con altre questioni, resta misterioso per quale motivo questo governo ha deciso di concedergli i funerali di stato e perch
Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
Dante Alighieri
[I][SIZE="1"][COLOR="DarkOrchid"][B]Se mi allena Prandelli, gioco bene pure io... Forza Viola Al
[QUOTE=spleen;1037135]Il cordoglio collettivo
Membro del Consiglio degli Admin
[RIGHT][I]L'ironia
Premestruo.
Questo rende meglio l'idea però:
"Muore a Montecarlo Mike Bongiorno, rendendo ancor più credibile l’imitazione che ne fa Gigi Sabani.
Padre dell’intrattenimento televisivo, Bongiorno riuscì ad accattivarsi le simpatie degli italiani anche grazie a storiche gaffe entrate a pieno titolo negli annali. Memorabile l’episodio in cui – di fronte ad una giovane concorrente in vistosa difficoltà su una domanda riguardante il pittore Paolo Uccello – il noto presentatore esordì con l’ambigua ed equivoca frase: “Signora Longari, che ne direbbe di succhiare il mio maestoso uccello e suggerne con avidità il frutto della mia eccitazione?”
Berlusconi ricorda: “Volevo che diventasse senatore”. La procura di Bari indaga.
Oggi milioni di italiani piangono la scomparsa di colui che consideravano il nonno di tutti, mentre nel frattempo i loro veri nonni ciondolano disorientati in un ospizio comunale e toccano il culo sformato della badante rumena.
Mi duole deludervi, manica di stronzi, ma Mike Bongiorno non vi era nonno per un cazzo. Vostro nonno – quello vero – sbava in soggiorno mentre vi parla della guerra, vi dà cinquanta euro della pensione minima per il compleanno e quando è emozionato si piscia addosso. Bongiorno invece pascolava florido sui proventi di un impero mediatico a cui aveva contribuito in prima persona, gestiva con arguzia gli spazi pubblicitari e si è reso compiaciuto portavoce del messaggio consumistico inculcatoci da trent’anni di televisione commerciale.
E pisciava addosso a Miriana Trevisan.
O forse sono solo io che lo sto idealizzando."
http://qualcosadelgenere.splinder.com/
Ultima modifica di spleen; 14-09-2009 alle 21:00
[QUOTE=spleen;1037135]Il cordoglio collettivo
???? ??????? ????????
Alla faccia del premestruo.
E prenditi qualcosa, che non ti fa affatto bene.
Quanto a Mike, boh, io non lo vedo [I]cos
Membro del Consiglio degli Admin
[RIGHT][I]L'ironia
Con tutto il bene, ma proprio non capisco l'associazione Mike Buongiorno -> tv da schifo.
La monnezza in tv c'
[B]Come dicevo sempre alla mia ex moglie, mi rifiuto di guidare pi
Suvvia, è stato il decano dei lobotomizzatori di questo paese, poi la massificazione del pubblico e la richiesta pubblica di prodotti massificanti innescano un circolo vizioso di cui gli spettatori sono solo parzialmente soggetto agente; che Bongiorno venga considerato una persona che ha fatto la storia di questo paese è ancora più deprimente, solitamente si preferisce che la storia venga scritta da persone ben meno mediocri del re delle telepromozioni. All'omelia funebre avrei fatto recitare le ultime tre righe della "Fenomenologia di Mike Bongiorno" che Eco gli dedicò nell'ormai lontano 1961:
Mike Bongiorno convince dunque il pubblico, con un esempio vivente e trionfante, del valore della mediocrità. Non provoca complessi di inferiorità pur offrendosi come idolo, e il pubblico lo ripaga, grato, amandolo. Egli rappresenta un ideale che nessuno deve sforzarsi di raggiungere perché chiunque si trova già al suo livello. Nessuna religione è mai stata così indulgente coi suoi fedeli. In lui si annulla la tensione tra essere e dover essere. Egli dice ai suoi adoratori: voi siete Dio, restate immoti.
[QUOTE=Gloucester;1037411]Suvvia,
[B]Come dicevo sempre alla mia ex moglie, mi rifiuto di guidare pi
No, a questo punto non mi sono spiegato io, forse sono stato eccessivamente sintetico parlando di circolo vizioso fra offerta massificante e richiesta di prodotti massificati. Produrre cultura
Ti eri spiegato anche prima, Glou. Il punto è che non la vedo allo stesso modo.
Per te è ingiusto caricare di colpe il popolo, dato che lo stesso è stato bombardato di tv spazzatura ed ha "subìto", diciamo, questo imbarbarimento televisivo...per me è l'esatto opposto. E' una scusa dire che l'italiano medio adora questa tv perchè è cresciuto con questa, forzato in stile Arancia Meccanica. Perchè non è vero.
La verità è che spesso tantissimi preferiscono guardare tette e culi, o qualche idiota che si mena in chi sa quale casa, infilata nel buco del culo del mondo, tra prove fisiche, scene da schifo, personaggi ignobili e chi più ne ha più ne metta, piuttosto che "sorbirsi", che so, Quark?!? Un bel film? Leggere un libro? Si, perchè non è un obbligo guardare la tv. Guardi quello che ti interessa, e se non c'è nulla, beh, ci sono altri mille modi di passare la serata.
Se resti li ad aspettare il mangime culturale, come un uccellino in gabbia....ebeh, chiaro che la subisci la cosa, ma per volontà tua.
Con questo non voglio assolvere chi studia e crea i palinsesti televisivi, ci mancherebbe. E' solo per chiarire che, secondo me, le colpe sono da entrambe le parti. Solo che una delle due fa il proprio lavoro. L'altra beela.
[B]Come dicevo sempre alla mia ex moglie, mi rifiuto di guidare pi
No, è su questo che non sono affatto d'accordo. Solo in Italia si può avere una placida concezione dello Stato come organismo parassitario che tira a campare sull'imbarbarimento dei propri cittadini considerandolo tutto sommato normale. Che poi responsabilità sussistano da ambo le parti è palese, ma per me a monte campeggia sempre quello che considero un tradimento dello spirito del servizio pubblico. Tette e culi sono più intuitivi; per imparare anche solo ad aprire un libro occorre essere stati educati a farlo. A mio modesto parere principi dall'erroneo presupposto che l'educazione in ambito familiare sia in grado di fornire al singolo tutti quegli strumenti tali da permettergli di operare una scelta; non è così se non per un ristretto numero di casi, non è mai stato così. Se così fosse stato non si sarebbe avvertita tout court l'esigenza di procedere alla formazione di organismi statuali teoricamente preposti al bene comune.
[QUOTE=Gloucester;1037422]No,
[B]Come dicevo sempre alla mia ex moglie, mi rifiuto di guidare pi
Concordo con Gloucester.
Gli esperti di comunicazione, sebbene ormai rifiutino l'idea del pubblico come passivo ricettore del messaggio mediatico, ribadiscono sempre che la difesa dell'audience rispetto al messaggio è basata su risorse e strumenti analitici come la cultura pregressa, gli ideali morali, le possibilità di discussione interpersonale, l'accesso ad analisi critiche altrui. Tutte queste cose non sono bagaglio di chiunque in egual modo e anzi possono essere carenti soprattutto in momenti di crisi (economica, politica, personale, ecc).
Avendo sacrificato la cultura in favore del profitto e del populismo, sinceramente non si può colpevolizzare il pubblico (con pubblico intendo l'audience, non lo Stato), perchè molto semplicemente gli sono stati tolti gli strumenti di difesa.
Bisogna stare attenti a non cadere nell'errore di imputare tutto il male ai media, così come l'errore opposto di colpevolizzare in primo luogo l'audience.
E' un circolo vizioso che si auto alimenta, ma certo la volontà di approfittare dell'ignoranza diffusa sta da una parte sola. Ed è quella dunque che ricopre il ruolo più infame, imho.
Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!
Nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene.
Per un giudizio equilibrato della questione, per non finire a fare il discorso dell'uovo e della gallina, andrebbero valutate le due posizioni (quella del gestore dei media e quella dello spettatore) considerando le obiettive differenze di forze in campo: infinitamente più potenti e invasive quelle del primo rispetto a quelle del secondo...quindi per quanto mi riguarda un eventuale giudizio di tipo "morale" sulla faccenda non può prescindere da questo.
Moderatore Debate Square
"Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti"
- P. Conte -
Angst essen Seele auf
Sono potenti e invasive, Mat, perche' qualcuno ha rinunciato ad armare di scudo lo spettatore, la gente comune....
Parlo in primis delle famiglie, dei genitori usciti dal 68 con tanti begli ideali che raramente son stati passati alle giovani generazioni: Leggere, informarsi, discutere, soppesare le diverse idee.....s'e' preferito buttarsi sui beni, che i nostri figli potessero avere tutto, divertirsi, spassarsela.....
Ed oggi raccogliamo i cocci.
amate i vostri nemici