Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
Mah, sinceramente resto stupita da come si confonda facilmente la guerra ufficiale e il terrorismo. E soprattutto non capisco come mai se uno afferma "il terrorismo è uno schifo" vi siano sempre schiere di persone che controbattono "ma lo è anche la guerra". E allora? Qui si parla di terrorismo, che c'entra la guerra? E' come se io aprissi un topic su quanto è buono il gelato e qualcuno mi scrivesse "son buoni anche i salatini".
Ciò detto, chiariamo il concetto di terrorismo, di cui forse non tutti conoscono l'esatta etimologia. Trattasi di azioni di lotta politica, che si esplicitano attraverso azioni clamorose, violente e premeditate come attentati, omicidi, stragi, ecc, ai danni di enti quali nazioni, governi, gruppi etnici o fedi religiose. E sono appannaggio di associazioni segrete.
Lo scopo è, letteralmente, seminare terrore, con azioni che evochino risalto mediatico, allo scopo di lanciare un determinato messaggio.
Ciò detto, direi che si tratta di una forma decisamente condannabile, chiunque sia a metterla in pratica. Condannabile perché non ritengo giusto sacrificare vite innocenti per i propri scopi, qualsiasi essi siano. E ovviamente in questo racchiudo tutte le forme di terrorismo: quello rosso, quello nero, quello islamico e quello cattolico, e via dicendo.
Mi spiace ma stavolta debbo darti torto; richiami l'esatto etimo del termine terrorismo, ma poi effettui distinzioni arbitrarie asserendo erroneamente essere gli atti terroristici appannaggio di determinati gruppi. Ripeto ennesimamente (vox clamantis in deserto) che il terrorismo è semplicemente una forma di guerra, la cui scelta è dettata da specifiche circostanze che renderebbero impossibile, impraticabile o semplicemente controproducente il ricorso alla guerra convenzionale. Se di solito le opinioni pubbliche occidentali mancano di apprezzare questo dato essenziale è perché hanno in mente quella che è sempre stata l'applicazione più evidente (ma non certo unica) dell'arte occidentale della guerra, la guerra simmetrica: ovvero lo scontro fra due eserciti convenzionali comparabili per filosofia bellica, dottrina operativa ed organizzazione. Al terrorismo ed alla guerra per bande, e la distinzione è estremamente sfumata, hanno fatto frequentemente ricorso anche autorità statali ed eserciti convenzionali di nazioni legittime per le più svariate motivazioni politiche: contro i propri cittadini nel caso della strategia della tensione in Italia (banalizzando molto per isolare le opposte forze politiche di destra e sinistra rafforzando il potere del centro), contro i cittadini di altre nazioni nel caso dell'applicazione da parte americana delle cosiddette dottrina Monroe e corollario Roosevelt prima, durante e soprattutto dopo la seconda guerra mondiale col SOA, centro di formazione, coordinamento, finanziamento ed appoggio per tutti i principali regimi repressivi del Centro e Sud America e le loro campagne terroristiche: come l'Operación Cóndor, tanto per citare quella di maggiore ampiezza, che coinvolse i governi e le forze armate di Cile, Argentina, Brasile ed Uruguay. Ripeto, quando si parla di terrorismo si parla di una forma bellica; non è comparare il gelato coi salatini, quanto semmai due differenti gusti dello stesso gelato.