Io non sono cattolico, non nell'accezione che intendi tu, e penso che il perdono sia un qualcosa di non catalogabile e di non imponibile per fede.
Ho perdonato, in alcuni casi, e non sono riuscito a fare altrettanto in occasioni diverse.
Dipende dalla persona che ho davanti, dal mio interesse nei suoi confronti, dalla causa che ha generato una richiesta di perdono, da quanto quella persona mi sembri pentita...non esiste una regola generica.
L'unica cosa di cui sono sicuro è che, quando mi è capitato di perdonare, non l'ho sentita come una debolezza. Era una mia scelta, una scelta libera e non di "partito".
Tu, ad esempio, da buon cattolico asserisci che il perdono per te è un imperativo.
Eppure sono convinto che se uno che non conosci ti ammazzasse la madre, o un figlio, non saresti così ligio ai precetti cristiani.
Magari sbaglio eh, ma per assoluti non si va da nessuna parte.