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Essendo cristiano ovviamente la prima cosa che cerco è di capire chi è Gesù. La familiarizzazione con il carattere di Gesù ed in alcuni casi anche dei suoi pensieri avviene solo, e per magia, se si cerca di capirlo, per imitarlo. In questa imitazione continua, con intervalli personali, il nostro essere comincia a mutare e la realtà assume un'altra dimensione.
Certo che questa è più una sensazione che una verità scientifica.
Tornando alla domanda dopo questa breve premessa, per me Gesù, non aveva alcuna intenzione di perdonare gli altri per quello che subiva, in fin dei conti se l'era cercato e conosceva bene gli uomini e le donne, più che psicologo, era come se potesse leggere in alcuni momenti i pensieri di chi gli stava vicino; certamente non perdonò in questo senso ma perdonò affinché Dio non imputasse loro la colpa ( uccisione di un innocente, e che innocente); per intendere è come se Gesù avesse detto al Padre " Fai finta che non mi abbiano fatto nulla, io lo voglio, io che subisco tutto ciò".
Poi c'è un altro aspetto del perdono di Gesù; essendo egli paziente, buono e generoso, questo lo si riscontra nei racconti dei redattori della sua vita, non si faceva intaccare dalla cattiveria ( la negatività lo attraversava senza cambiarlo, anzi spesso mutava negatività in positività, es " Chi è senza peccato scagli la prima pietra"; quindi in vita Gsù era un tipo che perdonava sempre però questo non toglie che a volte contro la durezza di cuore era un pochino incazzereccio ( la cacciata dal tempio dei venditori e cambiavalute).
Ultima vittoria che concede il perdono è il senso che si trova in bocca a Gesù. " Io ho vinto il mondo ( mentalità del mondo)",ossia sono riuscito con questo carattere a far piacere al Padre, che tutto vede e può; Dio avrebbe potuto anche salvarlo, ma così Gesù non avrebbe "gustato" la morte ( vuol dire che si muore un po' alla volta ma ci si accorge, forse con meraviglia, che si vive ancora), e poi non sarebbe potuto essere il salvatore del mondo, a questo punto c'è da premettere che Gesù sapeva di avere questo ruolo ed in qualche modo, forse con l'isolamento e la preghiere come ci vorrebbero far intendere le scritture, era spesso in contatto con Dio del quale poteva seguire quindi le sue volontà.
Ultima modifica di crepuscolo; 13-01-2010 alle 14:58
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