Cosa non ti è chiaro della frase «nello chalet si postano OPERE PROPRIE»?
Cosa non ti è chiaro della frase «nello chalet si postano OPERE PROPRIE»?
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Scivolano caldi colori,
nell'aria volteggiano:
foglie umide,
da un ramo migranti,
dolcemente si posano
a ricoprir l'asfalto,
che di rosso e arancio e giallo
ora si tinge.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Ovunque possano cadere, ci dà gioia il pensiero di rivederle sui rami, a primavera. Quando tutto rivive e inebria.
amate i vostri nemici
Si, le nuove generazioni. In effetti se il mondo non fosse ciclico non sapremmo dove sbattere le testa.
Hai capito tutto.
amate i vostri nemici
PIOVE
Piccole lacrime,
preziose perle,
lungo le gote scrivolano
d'una bianca nube;
rotolano, una ad una,
a terra si posano.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Livida volta celeste
che raccogli del mondo le grida,
avvolgi come silente sudario
l'odioso dramma d'una spenta umanità,
smarrita in smisurato orgoglio,
o in sempiterna presunzione.
Ma il tempo non perdona,
scivola incalzante,
con la consistenza lieve delle foglie
sparisce in un soffio di vento,
lasciando dietro sè
soltanto uno sfumato ricordo.
E tu, che errabondo vaghi
tra le pieghe di questo secolo
smarrita hai la tua anima
nell'ignoranza ingrata della supponenza,
scordando che sei solo un uomo.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
I DUE VOLTI DELL'AMORE
Sfavillano gli occhi tuoi,
d'accecante gelosia,
che neppure vuoi udir
il suo nome proferire.
Ira nel tuo sguardo,
paura della perdita,
ansia del possesso,
infinito vuoto che ti rode internamente.
Tu, languore e dolcezza,
forza e protezione,
prorompenti sentimenti.
Lui, sostegno e grazia,
alchimia mentale,
sodalizio perfetto.
Tu intensità e passione,
bellezza e armonia,
certezza e condivisione
Lui solidarietà e rispetto,
comprensione ricordo
intramontabile legame.
Amore che assume nomi dissimili,
come l’arcobaleno mutevole e cangiante,
cielo e terra,
acqua e vento
sulla stessa lunghezza d’onda…
Amore con due volti,
così diversi e così complementari.
Due entità per uno stesso cuore,
non diviso, ma condiviso,
non serrato, ma aperto.
Comprendere non vuoi, la differenza:
chè se per te il mio cuore palpita,
per lui sorride serenamente…
che se per te la mia mente vola,
in lui si rifugia per un conforto…
che se a te dono tutta la mia vita
a lui dono il tempo di un sorriso.
Che se quello che sento per te si chiama Amore
lui è solo il mio migliore amico.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
ODE AL MARE
Sogno,
di te, il profumo
intenso e forte,
il dolce suono
delle tue onde
sulla risacca,
la tua immensità,
che a perdita d'occhio
si stende.
E sempre ricordo
giorni cari e lontani,
ove tu m'eri
dolce compagno,
ove le tue tempeste
erano la mia musica,
ove la tua calma
si rispecchiava
nella mia tranquillità.
Troppo tempo
è passato d'allora.
Ed io sono cresciuta,
mentre tu
resti immutato,
immobile
nel tuo sempiterno
dondolare.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
A UN'AMICIZIA CHE FU
Vecchie lettere,
antichi quaderni,
fogli dal tempo sbiaditi,
ma di ricordi ancora ricchi,
“amicizia, fratellanza”:
parole di cui forse
non conoscevamo il significato.
Così tu, un tempo vecchia amica,
poi d'improvviso nemica,
giaci ora nell'indifferenza
di un angolo della memoria.
Tuttavia queste carte
ancora parlano di noi,
di quel che fu,
di quel che fummo.
Di quegli anni di gioventù
appostata in strada
o sotto una galleria,
Di quelle follie
sospese nel vuoto,
con l'impavidità dell'incoscienza,
con la sicurezza degli anni più verdi.
Quante cose sono cambiate,
oh beata gioventù,
che ti rifletti ancora in quelle vecchie frasi,
in un barlume mai spento
di antiche speranze,
nel silenzio insondabile
di un'età che avanza,
spingendomi inesorabilmente
verso l'angoscia della responsabilità.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Una valigia
aperta sul letto
di ricordi colma,
di domande rivestita.
Gira la stanza, attorno a me,
e già mi ritrovo lontano,
verso un'ignota destinazione
inesorabilmente proiettata.
Sensazione d'immenso,
nell'infinito viaggiare
verso angoli di un presente
ancora oscuro,
di un futuro da intuire.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .