Soglie d'et

[MADDY]

Parlavo con un amica di cosa sia per una donna avere 30 anni, io la trovo una bella et

[nahui]

Oddio Maddy, piuttosto che interrogarmi sul significato della mia et

[dietrologo]

[terra]

a 20 anni mi sentivo molto vorrei ma non posso
a 30 mi sentivo vecchia
a 40 ho ripreso in mano la mia vita
a 50 sono in piena corsa

[Bauxite]

a 20 anni mi sentivo molto vorrei ma non posso
a 30 mi sentivo vecchia
a 40 ho ripreso in mano la mia vita
a 50 sono in piena corsa

Faccio anche io come te:

a 20 pensavo che a 30 avrei avuto qualcosa di pi

[dietrologo]

Ricordo mio nonna che si lamentava che il nonno ( 80 anni ) ci dava dentro che non ce la faceva più , in funzione di ciò ho altri 30 anni davanti e con l'aiuto di qualche soldino messo da parte nei tempi buoni posso dichiarare qui in seduta stante che la vita inizia a 50 anni , prima solo pippe mentali e non solo come Maddy

[Almalibre]

facciamo 45 e non se ne parli più.

[Orihime]

La risposta richiede la massima serietà…. Aspetta che mi predispongo.





Ecco fatto.



Noi donne veniamo schedate mentalmente con un semplice colpo d'occhio. Noi siamo condannate ad essere sempre nuove , cioè giovani o non ancora trombate o non ancora trombate da nessuno .

A) Il tipo donna nuova – giovane è generalmente prediletta dall’Ommo perché:
1-fresca come una pesca
2-inesperta
3-in condizione di minorità temporanea

-> io credo che in parte siia la cultura a congiurare contro le tope non più di primo pelo.
La cultura propone immagini di donne giovani come simboli di bellezza, oggi più di un tempo . Le donne degli anni 50, le grandi dive, erano donne fatte, con un corpo prorompente, non delle teenager in via di sviluppo o delle modelle inarrivabili. Questo incide sull’autopercezione della donna e su come l’uomo la percepisce. La nostra cultura poi ci induce a ritenere naturale che un uomo esca con una donna più giovane e che possa anche cercarsela molto più giovane. Mi viene in mente di aver letto in un libro di storia, tra i consigli per la scelta della sposa “pigliatela giovane così la educhi prima a bastonate”. Certamente ora non è più così, ma infondo la nostra mentalità ha quelle radici. Poi, credo che avere accanto una ragazzina sia fonte di rassicurazione per l’uomo che così può sempre sentirsi all’altezza della situazione, nella vita e a letto. La ragazza giovane è infatti per forza di cose più inesperta per quanto riguarda l’intera spera della vita, quindi più docile ed incline ad accettare guide. Il suo stato di minorità temporanea sta in questo: deve ancora conoscersi e trovare la sua strada… e i maschietti sono tanto gratificati dal fare i maestri: si sentono bravi e non devono sostenere la fatica del confronto ( fra le principali cause delle disfunzioni erettili).
La donna giovane poi è utile all’uomo , come la donna nuova-non ancora trombata, nei momenti di crisi..ad esempio nella crisi di mezza età, per ricevere una botta di vita. Noto una maggior tendenza a superare da se i propri scogli nelle donne, mentre negli uomini noto in quei casi la tendenza a cambiare la tetta a cui si attaccano.
Non tiratemi fuori ora la storia delle uova che vanno a male vi prego!
Credo che nessuna di noi sia una gallina.



B) Il tipo donna nuova - non ancora trombata è prediletta dall’uomo perché
1-è posseduto dallo spirito dell’Altra Donna
2- è affetto dalla sindrome del Fuco Pazzo

-> Il desiderio è sempre affamato e scalzo. Cioè è vero per gli uomini, come per le donne. Il desiderio si nutre della fantasia dell’amore nella sua assenza e si appaga nell’amore. Però non è vatto che per volere… quindi ancora vuole. A questo punto in base all’intensità del sentimento, il desiderio puù scegliere di volere in profondità e restare dov’è o di andare in cerca di nuove e meravigliose avventure. Secondo me questo è ciò che è più spesso scelto dall’uomo, per cui il desiderio è fantasia di possesso, a differenza nostra. Una volta che ha posseduto deve possedere nuovamente e quindi cerca altre cutrettole. L’uomo raramente fa la fatica di costruire delle fantasie, preferisce riceverle cambiando. Questo comportamento si acutizza durante le crisi di passaggio o i momenti di noia o frustrazione. La donna dovrebbe essere colei che, mentre lavora, pulisce la casa, spupazza i pupattoli gli garantisce come una mamma l’appagamento senza che lui fatichi. Se l’adrenalina non viene, si scappa altrove ed è colpa di lei ovviamente. La condizione di essere donne nuove-non ancora trombate rende quindi transitoriamente più appettibili a dispetto di bellezza, intelligenza ed età ogni donna.

C) Il tipo donna nuova-non ancora trombata da nessuno è prediletta dall’uomo perche
1- È affetto dalla sindrome Madonna –Mignotta
2- Deve proteggere la dignità del Sacro totem

-> L’innamoramento comporta idealizzazione. Nella nostra cultura la donna ideale non è quella che si è ripassata un reggimento di Cosacchi, quindi possedere una verginella da la sensazione di stringere tra le braccia un sogno. Inoltre, il desiderio sessuale non viene sempre vissuto come qualcosa di pulito (non a caso per spurgare questa parte è stato concepito l’ideale speculare e opposto della donna mignotta). Il possesso della vergine illude di tale purezza. Infine essere stati i primi gratifica a palla l’istinto maschile di possedere: non solo la donna è stata conquistata, ma da me solo ( tipo bandierina sulla luna o marchiatura delle mucche insomma). Il fatto poi che lei “non conosca uomo” tutela il maschio dal timore inconscio di non essere all’altezza. Trattasi di un ‘insicurezza sotto travestimento morale, l’insicurezza senza fondo dell’Ommo che vorrebbe essere certo di essere Er Meio der Colosseo, o certo almeno che se è una ciofeca lei non può accorgersene


Ho fatto sta sbrodolata qui sopra, perché la percezione dei cambiamenti d’età dipende anche dal rapporto con gli altri all’interno di un contesto socio-culturale che da alle età un loro senso… e non a caso per questo è diversa tra i generi, oltreché da persona a persona.

Parlando da donna, nel percepire la mia età mi misuro necessariamente con la sbrodolata soprastante.

Allora,

i 18 anni li ho attesi come tutti. Mi sono sorpresa che non fosse cambiata na cippa… d’altronde era la prima boa… non potevo saperlo prima. Comunque a quell’età ho fatto l’amore per la prima volta… non ci ho capito niente. Così l’ho ripetuto più volte. Ho continuato a non capirci niente ma è stato bello.

I 20 anni sono stati stupendi. Avevo il mio amore accanto a me e la sensazione che nessuno fosse stato al mondo prima di me. Il tempo di fronte a me sembrava infinito e l’orizzonte costellato di possibilità. C’era tempo per perdere tempo, cosa necessaria per diventare saggi e per essere immensamente stupidi, cosa necessaria per essere felici.

I 30 anni. Quest’anno entrerò in questa decade. Non mi fa effetto anche perché per prepararmi ho iniziato a sentirmi vecchia intorno ai 25 ( che sono un quarto di secolo….dopotutto). Inizi a concederti erroneamente meno tempo e inizi a vergognarti di essere stupida. Del resto tutti intorno a te corrono e sono diventati seri. È un età in cui si iniziano a far girare più palle, come i giocolieri, e questo stressa e svuota. Molti iniziano allora a recitare la parte che l’essere adulti richiede dimenticando che dato che sono loro a crescere, potrebbero portare anche nella nuova età il loro prezioso bagaglio di fantasia. Tutti sembrano avere certezze e sicurezze, ma il fatto che le dispensino anche se non richieste o che aggrediscano chi è diverso fa pensare che temano che tutto sfugga loro di mano. Quanto detto vale più per gli accasati a diverso titolo. Chi è stato vittima di un crollo invece si sente condannato alla solitudine eterna e vorrebbe riiniziare, avendo tempo come se avesse vent’anni ma con la garanzia di non sbagliare come se ne avesse 60. Chi invece è libero e più o meno lo è sempre stato o sviluppa una serenza sindrome di peter pan, o indurisce il suo guscio isolante fatto di abitudini e manie o ancora cerca disperato l’uomo come un rabdomante con l’acqua.
La realtà è che purtroppo una donna di 30 anni inizia ad essere vista in un certo modo: come donna nuova ( o peggio ancora) non- nuova, non-giovane ( tipo A o Tipo A con l'aggravante dell'abitudine)
Per capire cosa ciò comporti, basta prendere la descrizione della donna nuova-giovane e ribaltarla: tutti i fattori li citati a favore della donna giovane sono quelli che congiurano contro di noi.
Poco importa se dall’interno ci sentiamo finalmente consapevoli di noi, poco importa se conosciamo finalmente il nostro piacere e quello dell’uomo…. Così siamo percepite.
Ciò non esclude che un uomo apprezzi anche questo ovviamente, ma non sono certa che scavando infondo alle loro teste non troveremmo qualcos’altro.


Per quanto riguarda i 40 e i 50 nun zo...
credo però che nella percezione maschiele dopo i 30 siamo tutte compagne.

[MADDY]

[QUOTE=Orihime;1173953]
credo per

[pomodoro grinzoso]

Dopo i 60 è tutta in discesa.

In discesa verso i fatidici 3 metri sotto terra.


Per quanto mi riguarda spero di diventare imperatore del giappone prima dei 50 così poi posso pure andarmene con serenità e senza rimpianti.

[pomodoro grinzoso]

Un euro a chi si legge il papiro di orime.

[MADDY]

Un euro a chi si legge il papiro di orime.

sgancia!

[pomodoro grinzoso]

Si, vabbè, ma non c'hai un cazzo da fare.

[Bauxite]

Ciò non esclude che un uomo apprezzi anche questo ovviamente, ma non sono certa che scavando infondo alle loro teste non troveremmo qualcos’altro.

Sarà ... ma non capisco perché le donne debbano scavare in fondo alle teste maschili e non debba , eventualmente, accadere alle due "categorie" l'una verso l'altra.

In realtà, personalmente, non ritengo necessario lo scavare a meno che non si speri di trovare un terreno friabile, ma in quel caso vorrebbe dire che c'è - da entrambe le parti - la voglia di capire qualcosa in più di sè e dell'altro.

Se manca la reciprocità, va a farsi benedire ogni buon proposito.
Le porte sul muso danno fastidio a tutti, credo.

[MADDY]

[QUOTE=marmaladesky;1173967]Sar