[QUOTE=Senzanome;1178004]
Ebbene, ti invito nuovamente a (ri?)leggere bene quanto ho detto finora e quanto riportato da Wikipedia, perch
Quindi ti rimangi quanto affermato finora?
La domanda è semplice: Ipazia, secondo te, Amenabar e i tuoi "esperti", è o no una martire del libero pensiero? E' facile, basta rispondere sì o no.
Mai discutere con un idiota: ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza.
Prima Legge di Hammond
Cito la tua stessa fonte:
Cirillo di Alessandria, detto anche Doctor Incarnationis (370
Praticamente mi stai dando ragione su tutto: 1) Non hai letto e/o compreso cosa ho detto esattamente su Ipazia. 2) Parlare di Ipazia come "martire della libertà di pensiero" in senso moderno, è un non-senso.
Capisco che possa portare a confusione cosa significhi esattamente il termine "pagano", ma essere "pagani" nel IV secolo non significava essere, in senso moderno, "atei" o "scientisti". Significava, semplicemente, essere politeisti, cioé credere negli dèi: vedi cosa dicono Celso, Porfirio, Giamblico, Proclo. Mai sentito parlare, inoltre, di "Teurgia"?
Nessuno prescinde da una concezione "religiosa" (in senso molto lato) della vita. Nessuno ammetterrebbe un "relativismo culturale" tanto caro ai loro fan di oggi. Tutt'altro.
Sentir parlare di Ipazia come "martire del pensiero scientifico", così come di Giordano Bruno, significa semplicemente perpetuare quel pregiudizio illuministico che, nella sua essenza, è semplicemente e banalmente anti-cristiano. Elemento che, tra l'altro, è l'unica cosa che lega l'Illuminismo al Neoplatonismo pagano. Ma somiglianza non significa identità.
Quindi, prova a tornare a leggere quanto ho detto: la morte di Ipazia è il risultato di uno scontro politico tra Oreste e Cirillo, all'interno di quella metamorfosi della concezione bizantina del potere, in quel momento confusa tra cesaropapismo e ierocrazia.
Non hanno ucciso Ipazia per le sue idee, ma semplicemente perché era considerata l'eminenza grigia dietro Oreste, "anche se Cirillo e i suoi sostenitori tentarono di occultarne la vera natura e di porre la questione nei termini di una lotta religiosa riproponendo lo spettro del conflitto tra paganesimo e cristianesimo".
La "conversazione" con me non poi chiuderla, semplicemente perché non hai mai cercato di capire cosa sostenessi io. Spero che ora sia chiaro.
Mai discutere con un idiota: ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza.
Prima Legge di Hammond
Veramente io ho detto semplicemente che l'impostazione del film è, semplicemente, viziata da una visione ideologica che non coincide con i fatti storici. Non sono mai entrato nel merito di chi o cosa abbia ragione.
Se poi conoscere la storia significa "difendere i brutti ceffi del cristianesimo"... oh, be', vivrò segnato da questa colpa, peccato io non abbia mai espresso un giudizio di valore in questo senso.
E quando dico che mi dai ragione non lo fai direttamente, cioé adeguandoti al mio punto di vista, ma semplicemente non discutendo o entrando nel merito, portando esempi ed argomenti, ma ripetendo a nastro la versione ideologica di cui sopra.
Libera di farlo, l'ho già detto due o tre interventi fa.
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Prima Legge di Hammond
Visto stasera.
Un po' troppo romanzato per i miei gusti (alcune frasi sono effettivamente in stile aforisma), tutta la questione viene un po' appiattita eliminandone la complessita e le parti cruciali alla fine si riducono a pestaggi/linciaggi/vendette.
Un po' poco, secondo me.
Mi è piaciuto il personaggio di Oreste per come si è sviluppato e modificato nel corso del film, credo invece potesse essere reso meglio quello di Davo.
Insomma, per farla breve ho diversi appunti da muovere anche se in generale mi è piaciuto abbastanza.
Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!
Nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene.