Eh, amico, qui c'è gente che si è dichiarata placidamente e simpaticamente teocratica, forse dovresti dirlo a loro che non si deve fare catechesi a scuola.
Per altro io ho anche detto, ma ti sarà sfuggito sicuramente per distrazione non certo per comodo, che la Religione, essendo AL LIMITE materia umanistica, andrebbe inserita in un programma di storia del pensiero umano, come la filosofia che la può benissimo contenere insieme col confronto con il pensiero di tutte le civiltà e di tutte le epoche.
Anche il concetto di stupro non esiste ed è puramente antropico, così come quello di cannibalismo.
Sono invenzione umane, eppure punirli è utile al collettivo del quale l'uomo fa parte.
La matematica, poi, è utile perché ti insegna delle misure inequivocabili, e se a certi livelli di estrema complessità può sfuggire ai più e diventare materia quasi filosofica, è anche quella però che permette a un medico di sapere che un 2% di una sostanza nel tuo sangue può salvarti la vita, perché 1% è troppo poco e col 3% magari crepi.
Come già dicevo al tuo socio, 2+2 fa 4 ovunque, da Addis Abeba a Oslo, per tanto è utile saperlo.
Diverso è, se permetti, imporre a scuola maggior punteggio a chi va ad ascoltare uno che racocnta che una tizia, 2000 anni fa, partorì vergine, che suo figlio faceva camminare i morti, e via dicendo.
Lì si esce un po' dal terreno del necessario e si entra nelle leggenda o nell'epico.
Nemmeno la filosofia, dunque, sarebbe utile, e infatti non è materia obbligatoria per tutti, proprio perché ha basi diverse da 2+2=4.
Ma se dobbiamo inserire la spiritualità e la riflessione sull'Uomo nella scuola pubblica, allora lo si faccia nella maniera più laica e utile possibile, tenendo conto della pluralità dei pensieri esistenti al mondo, perché la scuola non deve formare devoti, ma pensatori in grado di scegliere e conoscere più idee possibili; e cioè insegnando la storia del pensiero spirituale di tutte le civiltà, come detto, e non partendo da un presupposto cattolico il quale, in questo stato (poco) laico, ha già abbastanza spazio.
Ma non sono io che ho detto che voglio un conflitto fra matematica e religione, è stato qualcun altro a dire "io voglio che a religione sia equiparata alla matematica", se non erro, innescando così, di fatto, un conflitto fra 2+2=4, che per voi non è del tutto vero, e teorie basate su libri antichi, pieni di spettri e miracoli, che invece per voi sono verissimi.
Vedi un po' tu, insomma.
La filosofia iniziò a insegnare a porsi le domande quasi mille anni prima di Cristo; mi spieghi perché, allora, non un'ora di Storia della Filosofia o del Pensiero Umano, nella quale includere ANCHE il Cristianesimo?
Certo che l'amore ha qualcosa di apparentemente magico, e chi lo nega?
Il fatto che la scienza possa spiegarlo, comportamenti irrazionali compresi, non lo scalfisce minimamente, anzi, lo rende più affascinante.
È chi pensa che questa meraviglia debba per forza venire da un essere superiore che fa regredire l'uomo a un incapace, non chi gli riconosce questa suprema capacità e perfino la capacità di spiegarla.
Pensa a un tramonto mozzafiato in riva al mare, sapere che quel rossore è frutto di una reazione dello spettro luminoso in base all'inclinazione dei raggi solari e il loro impatto con l'atmosfera ne cancella la meraviglia?
NO. Anzi.
Sapere che Uma Thurman è fatta di atomi, cacca e sangue esattamente cone Cesare Previti, secondo te, ne cancella il fascino?
Affatto; mi fa pensare a quanto la natura, con la meravigliosa strategia della diversificazione, sia stata in grado di darci miliardi di possibilità di evolverci e, grazie a questa evoluzione e al cervello che da essa abbiamo ereditato, siamo perfino in grado di spiegarla con una buona precisione.
Dunque, non cercare di buttarla sul romanticismo, per quanto tu ne possa sapere ho amato magari più di te, ma sono sempre stato cosciente di cosa avviene nel nostro corpo durante le fasi dell'amore e saperlo non lo ha reso certo meno romantico.
Al limite aiuta a "uscirne" quando le cose finiscono male.