L'altro giorno, mentre camminavo per strada insieme ai miei pensieri, ho visto passare un carro funebre che si dirigeva verso il cimitero del mio paese, per la tumulazione di un uomo morto in un incidente stradale. Automaticamente, e senza pensarci due volte, mi sono fatto il segno della croce per poi mandare un saluto al feretro. Ho fatto quella manovra con una sveltezza e in un modo così automatico che, mi sono detto che non poteva essere stata la mia volontà a volerlo, ma che probabilmente arrivava direttamente dalle abitudini che mi erano state trasmesse fin da bambino; come quella, per esempio, di farsi il segno della croce quando cadeva l'olio o il sale. Oppure quello di evitare che si formasse, anche casualmente, la forma della croce con qualsiasi utensile ecc. Senza contare poi i condizionamenti scaramantici, come quella del gatto nero che ci attraversa la strada; oppure quella di passare sotto una scala, o grattarsi gli zipitei contro la sfortuna, o le corna contro la Iella e il malocchio ecc.
Rivisitando con il mio pensiero queste abitudini, mi sono detto: è mai possibile che l'uomo abbia a disposizione un cervello che, rappresenta il più complesso apparato fisico che mai si sia conosciuto, e questa meraviglia si lascia ingannare tanto facilmente?
Per carità, è vero che i condizionamenti sono forti quando s’instaurano fin dall'infanzia, ma è anche vero che rimangono in automatico fino alla fine e, tutti sappiamo che, se non li mettiamo in pratica, ci sentiamo a disagio, nonostante il nostro raziocinio, la nostra logica, il ragionamento e l'intelligenza che ci portiamo appresso.
La domanda che pongo al forum è la seguente: è possibile che un meraviglioso apparato che riesce a costruire un macchinario per andarsene a zonzo nell'universo, si lasci condizionare in modo così irreversibile? E ancora: in quelle condizioni, possiamo affermare, in ogni caso, di aver raggiunto un soddisfacente equilibrio psichico, pur continuando a essere condizionati? : sticazzi: : taptap: