concesso.. buonanotte
Il calcio, come qualunque sport, può insegnare qualcosa. Può essere anche uno strumento di riscatto e di mobilità sociale.
Io non trovo disprezzabile la passione per il gioco, né per il tifo in sè. Trovo sconfortante il fatto che per molti, moltissimi ragazzi è uno -se non l'unico- strumento di costruzione di una socialità, di un'identità. Ed il fatto che i pilastri del calcio moderno siano praticamente soldi, danaro e cash non aiuta di certo il quadro.
Lo stadio per molti è un momento di rivincita di presunto riscatto da una vita di merda, e lo trovo triste.
Si regredisce a questo stato tribale, a questa visione Shmittiana del mondo dove chi non ha i miei stessi colori è diverso e per ciò stesso potenziale nemico, invasore.
Odio alla stessa maniera le immagini costruite di questo mondiale con tifosi finti, ma vorrei che il calcio fosse un gioco e basta. E che si incanalassero energie e valori verso ideali più nobili e complessi, come una visione politica del mondo -non da stadio, ovviamente-.
[URL="http://n3m0.splinder.com/"][size=1][color=red]Il problema degli uomini non
La cosa grave del mondo delle curve è che spesso vengono utilizzate per sfogare la violenza repressa al lavoro, in famiglia, nel gruppo di amici e via di seguito.
Il bisogno di violenza dell'essere umano è un fenomeno ancestrale, e per alcuni è più prepotente di altri. Un tempo esistevano le guerre corpo a corpo, i duelli, le torture, le pene di morte. Oggi la violenza è vietata in ogni sua forma, giustamente, ma in questo modo l'uomo ha bisogno di trovare una valvola di sfogo.
Molti sfogano i propri istinti sulle gradinate della curva, che forse è anche il metodo meno pericoloso, in quanto almeno è controllato. Chi continua a reprimere gli istinti di violenza diventa poi uno dei tanti che improvvisamente perdono il lume della ragione e sterminano la propria famiglia, oppure entrano in una scuola e iniziano a sparare.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Il tifo organizzato.
Per me son cose senza senso.
Ce ne sono, ma parafrasando Mascalzone Salentino si contano sulle dita di due mani (sono stato buono).
E, mi spiace per te che non li consideri tali, ma sono ultras a tutti gli effetti.
Da questo punto, temo non si scappi.
Esistono ogni quasi tutti gli sport. C'è chi si mena per il ciclismo.
Ma è un questione di "grandezze". Per il basket, che viene citato, ci sono scontri, botte fra tifosi, si è assistito anche a qualche raro lancio di oggetti fra gli spalti di due tifoserie, ma i limiti che vengono raggiunti dal calcio sono molto di la dall'essere raggiunti.
Semplicemente perché ormai il calcio è completamente esasperato, anche nelle sue forme più comuni.
La famosa mano transgenica.
Bell'idea, ma tempo ormai completamente inattuabile.
Ci provarono partendo dai giocatori, istituendo una specie di Terzo Tempo sulla falsariga del rugby per dare il buon esempio. I risultati mi pare siano stati risibili.
Membro del Consiglio degli Admin
[RIGHT][I]L'ironia
Ma certo che si scappa.
Io da ultras ti dico che all'interno di questo mondo certe cose non sono ammesse.
E sono gli ultras stessi (quelli veri) a condannare queste certe cose.
Ti faccio un esempio per farti capire... lo scontro, giusto perchè voi vi scaldate tanto quando si parla di incidenti allo stadio.
Non è ammesso l'uso di armi (lame o spranghe o quello che vuoi, ovvio che c'è lo stronzo che lo fa, ma dall'ultras questa persona non è considerata un ultras), nel senso che uno scontro, se c'è, deve essere leale e a mani nude (al massimo cinghie), l'avversario non deve essere umiliato, non devono essere toccate nè donne nè persone che non c'entrano col nostro mondo, etc.
Non fraintendermi, non sto dicendo che questo sia giusto o debba essere accettato.
Sto dicendo che se nella mia curva io (o un'altra persona del direttivo) trovo un ragazzino col coltello, prima lo prendo a calci nel culo, poi gli spiego perchè l'ho preso a calci nel culo e dopo ancora gli dico che se vuole venire con noi il suo cazzo di coltello (che impara ad usare fuori e non allo stadio) lo lascia a casa.
Oppure il teppismo che tanto imperava negli anni '80 e '90 ora è condannato.
Le regole ci sono e se vuoi essere considerato un ultras e vuoi essere rispettato dagli altri ultras le devi seguire.
Il punto è che la violenza rappresenta una minima parte di questo mondo; poi è ovvio che se in tv dopo anni fanno ancora vedere il motorino che viene buttato giù da un anello di San Siro non possiamo pretendere che la gente lo capisca.
[I]Aveva questo modo di proteggere i suoi sentimenti sotto strati di cinismo e ironia: a volte ci riusciva cos
Non è che stai confondendo gli ultras con i ragazzi della via Pal?
A parte gli scherzi, per quello che ho visto io non c'è questa gran cavalleria quando fanno a botte, però la mia esperienza è un po' risalente nel tempo, ho smesso di frequentare gli stadi quando in una trasferta a Milano accoltellarono a morte un ragazzo di Cremona.
Moderatore Debate Square
"Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti"
- P. Conte -
Angst essen Seele auf
Le cose da fine anni '90 sono cambiare radicalmente.
Che poi si lamentano ora, dicendo che la situazione sta degenerando, ma che si andassero a vedere quello che succedeva negli anni '80/'90 e poi cambiano idea.
[I]Aveva questo modo di proteggere i suoi sentimenti sotto strati di cinismo e ironia: a volte ci riusciva cos
I'm laying down, eating snow
My fur is hot, my tongue is cold
On a bed of spider web
I think of how to change myself
A lot of hope in a one man tent
There's no room for innocence
So take me home before the storm
Velvet mites will keep us warm.
[QUOTE=Immaginaria;1195541]Dove ho scritto che non c'
Membro del Consiglio degli Admin
Moderatore Apocalisse
Non la giustifico, ma la accetto.
Se il tutto avviene in determinate circostanze e in determinati modi.
E' un pò come un incontro di boxe: se io sono d'accordo e la persona con cui mi scontro è d'accordo, che problema c'è?
Ultima modifica di Immaginaria; 18-06-2010 alle 09:56
[I]Aveva questo modo di proteggere i suoi sentimenti sotto strati di cinismo e ironia: a volte ci riusciva cos
C'e' il problema che lo stadio non e' un ring, che non c'e' un arbitro, e che di tanto in tanto qualcuno muore?
C'e' il problema che sono fonte di tensioni, di giri di denaro poco puliti, e sono un vivaio per altri violenti?
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Dentro lo stadio non succede mai nulla al massimo fuori.
'Di tanto in tanto qualcuno muore' mi pare eccessivo... sono capitate purtroppo delle tragedie, ma anche nei bar, nelle discoteche... allore dovresti chiudere tutto.
Sul discorso dei giri di denaro poco puliti sono d'accordo.
Soluzioni?
[I]Aveva questo modo di proteggere i suoi sentimenti sotto strati di cinismo e ironia: a volte ci riusciva cos
Ah, e comunque ho parlato di circostanze e condizioni non per niente, eh.
[I]Aveva questo modo di proteggere i suoi sentimenti sotto strati di cinismo e ironia: a volte ci riusciva cos