grazie per avermi detto riguardo al genere di film che michael moore non farebbe,
ma la mia domanda era un altra , come lo girerebbe?
grazie per avermi detto riguardo al genere di film che michael moore non farebbe,
ma la mia domanda era un altra , come lo girerebbe?
Sempre io
JFK mette in seria discussione la commisione warren
mentre nel ghandi diverse sentenze emesse da corti inglesi e sud africane nel film vengano ribaltate
mentre la mia domanda non
Sempre io
[QUOTE=Paranoidandroid;1213194]libero secondo il tuo discorso tutti i fan di tarantino dovrebbero andare in giro con una sega elettrica in macchina....
perché è carina, è americana e nel film si chiamerà in un'altro modo
bella misterX
se lo girasse rocco........ beh okkio alla tastiera quando uno viene.......
per
Sempre io
Veramente sei tu a dovergli dimostrare che è colpevole e quello che effettivamente non torna è che la condanna è per aver ucciso insieme al fidanzatino e soprattutto a ghedè, condannato pure ancora prima per lo stesso omicidio.E poi loro come fanno a sapere che Amanda è innocente?
Il guaio che si genera è che in tre fanno lo stesso morto nello stesso momento e ghedè, colpevole, non riconosce quelli che tenevano il coltello con le sue mani.
Da cui il film si presta a tentare varie ipotesi della dinamica dei fatti che la sentenza non sembra spiegare convincentemente e un film si fa sia per raccontare un fatto, sia per ipotizzare le varie ricostruzioni che le lacune giudiziarie lasciano aperte
Ciò è valido per fatti complessi come in piazza delle cinque lune, ma anche per il semplice omicidio privato.
Un altro delitto privato, un altro film
L'assassinio del conte Bonmartini poteva restare un episodio di cronaca nera dell'Italia d'inizio Novecento e invece, coinvolgendo i figli di un noto esponente della cultura scientifica italiana, il clinico Augusto Murri, si trasformò nel caso giudiziario più discusso dell'epoca giolittiana; giornali, pubblicazioni a dispense, cartoline illustrate, fogli volanti, volumi stampati ancor prima della conclusione del dibattimento fecero di questo episodio giudiziario un fenomeno collettivo di grande portata sociale. La strumentalizzazione ideologica e politica, l'attacco alla scienza, la perdita di rispettabilità della borghesia, ma anche il richiamo di tutto ciò che è intrigo e licenziosità sessuale: più che una causa celebre il "bel delitto di Bologna" - come lo definì la stampa straniera - negli anni che vanno dall'apertura dell'istruttoria nel 1902 al verdetto nel 1905 viene assumendo i tratti di un grande romanzo popolare. Sulla scia dell'affaire Dreyfus, la vicenda Murri diviene il primo caso mediatico dell'Italia unita, che sollecita tra l'altro l'appassionata partecipazione di illustri personalità della cultura come Pascoli, Ada Negri, Capuana, oltre ai Lombroso, a Mann, Mesnil, Bjornson e ad Anna Kuliscioff. Attraverso la rilettura di atti giudiziari, perizie, carteggi inediti, reportages giornalistici, memorie e diari dei protagonisti, l'autrice ricostruisce il caso offrendo una vivace fotografia della società italiana all'aprirsi del secolo nuovo.
Ultima modifica di Il gatto; 16-07-2010 alle 16:48
Penso che il sistema carcerario italiano sia uno dei pochi al mondo a non poter insegnar qualcosa nemmeno agli americani
Da quello che sentii illo tempore le indagini sono state condotte malissimo e dal dibattimento non è emerso granché, fermo restando che le reazioni americane erano da ritiro dell'ambasciatore
Off-topic!
In quanto all'estetica direi che tra la vittima e la knox c'è la stessa differenza di qualità che passa tra un filmatino amatoriale inglese ed uno americano
Ultima modifica di N3m0; 17-07-2010 alle 00:14
[URL="http://n3m0.splinder.com/"][size=1][color=red]Il problema degli uomini non
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Visto che ghedè non la conoceva tanto da non riconoscerla mentre uccideva insieme a lui la vittima a quattromani e per questo lui ormai condannato, quindi con tutto l'interesse di distribuire le colpe, viene in mente che anche lei non conoscesse nulla del suo coassassino con il quale cooperò attivamente vicino vicino.
[QUOTE=mat;1214069]Perch
Considera che salvo essere rei confessi si è assassini solo perchè così lo dice il processo e il processo parla con la sentenza che, se non è convincente, lascia molto spazio ad una opinione propria dove pesa molto il tipo di dimostrazione presentata più che le conclusioni a cui è arrivato il giudice.
Mettici poi che non è raro che sulle stesse dimostrazioni e prove un giudice ti dichiara colpevole e quello del ricorso innocente ed ecco che si è costruita la credibilità di una qualunque sentenza di quel sistema processuale.
Ora direi che la critica americana prendendo a soggetto proprio il caso in questione ha rivolto la sua critica al sistema processuale che produce certe aberrazioni e il fatto che il sistema sia intasato e intasabile da ricorsi e contro ricorsi non gli gioca a favore perchè qualcosa di affidabile che funziona non lascia spazio a tanto ricorrere che è diventato la normalità e non la rara eccezione che dovrebbe essere.
Nell'immediato per essere convincenti si doveva spiegare e pure dimostrare perchè hanno ucciso in due senza che poi si riconoscessero, quando per uccidere insieme si erano dovuti per forza vedere almeno in qual momento.
Direi che li c'erano indizi che indicavano tre persone come assassini, ma di cui solo uno ha operato, tuttavia gli indizi tre ne indicavano, il tribunale italiano li ha condannati tutti e tre per lo stesso delitto, quello americano in tale dubbio li avrebbe probabilmente assolti per una diversa impostazione di funzionamento, da cui la critica è scaturita dal fatto che gli americani l'hanno riprocessata nel sistema americano.
Ultima modifica di Il gatto; 17-07-2010 alle 17:42
libero
credo che gatto si riferisse a un articolo della costituzione, non ricordo quale sia ma in linea generale afferma che uno
Sempre io