Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
D'estate, in vecchie librerie, si ritrovano vecchi libri amati.
Non ci sono più gli sporcaccioni di una volta...
Intenditore!


Le promesse di un volto

Pallida bellezza, come amo le tue ciglia
dove sembra che scorrano le tenebre!
Altro che funebri pensieri m'ispirano
quei tuoi occhi nerissimi!

Quei tuoi occhi come si accordano ai neri capelli
con quella chioma elastica!
E come languidi mi parlano i tuoi occhi!
"Amante della musa plastica ti sei eccitato

abbastanza? Ora placa la speranza e tutti i gusti
che professi! Riscontra pure
la verità dall'ombelico giù fino alle chiappe!
Abbiamo mantenuto le promesse?

Guarda che patacconi in bronzo sulla punta
di due bei seni massicci?
E qua, poi, sotto un ventre di velluto liscio e morbido,
lustro come la pelle di un bonzo,

guarda che ricco vello! Non è forse fratello
di quell'enorme chioma
soffice e ricciuta? E non è folto come te,
Notte senza stelle, Notte oscura?"

Baudelaire.
Una delle più belle poesie d'amore mai scritte.

Io avrei sempre voluto essere la "protagonista" di questa:

La Géante

Du temps que la Nature en sa verve puissante
Concevait chaque jour des enfants monstrueux,
J'eusse aimé vivre auprès d'une jeune géante,
Comme aux pieds d'une reine un chat voluptueux.


J'eusse aimé voir son corps fleurir avec son âme
Et grandir librement dans ses terribles jeux;
Deviner si son coeur couve une sombre flamme
Aux humides brouillards qui nagent dans ses yeux;


Parcourir à loisir ses magnifiques formes;
Ramper sur le versant de ses genoux énormes,
Et parfois en été, quand les soleils malsains,


Lasse, la font s'étendre à travers la campagne,
Dormir nonchalamment à l'ombre de ses seins,
Comme un hameau paisible au pied d'une montagne.


Charles Baudelaire

( La Gigantessa

Al tempo che la Natura nella sua possente energia, concepiva ogni giorno figli mostruosi, avrei voluto vivere vicino a una giovane gigantessa, come un gatto voluttuoso s'accuccia ai piedi d'una regina.
Avrei voluto contemplare il suo corpo fiorire con la sua anima e crescere liberamente in terribili giochi; indovinare, dalle umide brume che fluttuano nei suoi occhi, se il suo cuore covi un'oscura fiamma;

percorrere, a volontà, le sue magnifiche forme: arrampicarmi sul pendìo delle sue ginocchia enormi, e qualche volta, l'estate, quando soli malsani

la fanno, stanca, distendersi attraverso la campagna, dormire buttato all'ombra dei suoi seni, come un quieto casolare all'ombra d'una montagna. )