Non dico che i figli debbano essere programmati ma che ci sia un attimino di organizzazione pratica alle spalle mi sembra proprio il minimo.
Si puo' essere gia' suffcientemente infelici da se' strada facendo, senza che qualcun altro abbia giocato alla roulette russa per metterti al mondo.
L'atto d'amore lo trovo nel fatto che non posso metterti al mondo perche' mi rendo conto di non esserne, per le ragioni piu' disparate, all'altezza e non sazio il mio egoismo facendoti.
Probabilmente verro' punita dal cielo per questo.
Mettere quantomeno al mondo gente che abbia una parvenza di equilibrio, lo si deve alla nuova vita.
Chi vede e provvede?
Quando ti trovi nella disperazione maledici pure la terra che c'hai sotto i piedi.
Se poi vogliamo fare catechismo e' un'altra storia.