Direi che non sempre il criterio oggettivo e' riconosciuto valido dal processo di opinione che e' quello fa testo nel giudizio di opinione basato su criteri e valutazioni proprie che emettono la sentenza sociale ultima, quella che ti condanna o ti assolve veramente con il contorno che va a costruire attorno al giudicato al quale spesso non viene detto niente, ma si accorge da solo se e' andata male.

Mi sembra ovvio che se un buddista opera cristianamente resti buddista perche' la fede in certe iconografie e' condizione necessaria, ma non sufficiente a fare il cristiano. Pero' la testimonianza vivente della fede tramite le opere a replica dei dettami noti ha un peso nel giudizio di opinione notevolmente superiore alle preghiere sia per l'evidente maggior coinvolgimento, sia perche' questa parte e' enfatizzata nell'iconografia cristiana diffusa.