Ci sono piatti e ricette che si tramandano di mamma in figlia, di nonna in nipote, insomma che passano di generazione in generazione.
Voi ne avete qualcuna? Cosa vi ricordano?
Ci sono piatti e ricette che si tramandano di mamma in figlia, di nonna in nipote, insomma che passano di generazione in generazione.
Voi ne avete qualcuna? Cosa vi ricordano?
Polpette di melanzane e frittelle di cavolfiore (ma anche il 99% delle restanti cose che cucino) dalla mamma. Mi ricordano le grandi cene condivise nella casa al mare, e l'estate.
Cudduraci (dolci tipici) dalla nonna materna: mi ricordano la sua cucina col tavolo tondo, me bambina che giocavo con l'impasto e lei che mi insegnava ad usare il mattarello.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Si preparano a pasqua: sono dei grandi biscottoni a forma di cestino di pastafrolla, con un uovo intero sodo. Abbondanza, fertilit�, rinascita, primavera, persefone e bla bla bla...
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Ne ricordo moltissime.
Molte delle quali cerco di riprodurle alla meno peggio.
Ricordo dalle semplici frese con il pomodoro, quando era tempo di pomodori, o solo con olio e origano d'inverno, che erano la mia merenda che condividevo il pomeriggio in campagna con i miei cugini, alle tavolate a base di tortiere immense di agnello e patate.
Tutto aveva un sapore, uno spessore intimo, anche il ghiaccio raccolto sull'erba infreddolita nei campi e mandato giu' dopo averci spremuto sopra il limone raccolto dalla pianta.
Se m'avventuro per questa via, stramazzo nei ricordi.
Ad ogni modo risale solo a ieri la ricerca della ricetta delle zeppole di quando ero bambina, che ovviamente mi riproporro' a breve.
Fortunatamente molti dei miei ricordi culinari d'infanzia rivivono tutte le volte che rientro a cara e ritrovo madre e qualche zia intente a preparare per me le cose alle queli sono piu' affezionata.
Sono previdenti, servono badanti per il futuro
Potenzialmente potrebbe creare orrore ma questa estate ho mangiato la trippa vaccina nel modo sublime in cui la fa mia madre: pomodoro rossissimo e piccantina.
In gioventu' ne apprezzavo l'odore ma mi faceva orrore mangiarla, abbandonata l'incertezza iniziale, la ricerco con trepidazione e la consumo con gaudio.
Che poesia ho riservato alla trippa
Ultima modifica di efua; 19-09-2012 alle 14:26
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
Io in casa, avevo praticamente solo mia nonna a fare da "cuoca"; nella mia famiglia non c'� chiss� quale tradizione culinaria, per� ci sono delle cose a cui sono affezionatissima.
Sono piatti semplicissimi, ma che mi ricordano l'infanzia e, solo a sentire il loro profumo, mi sento coccolata e serena.
Tra questi piatti c'� il pur� di patate, che non sono mai e poi mai riuscita a rifare come quello di mia nonna. il suo segreto � una tonnellata di burro e tanto latte intero. Non sono mai riuscita a capire quanto ne debba mettere.
Un'altra cosa, sono i pomodori in padella; sapidi e ricchi di sapore. Spalmati sul pane sono uno dei piaceri della vita.
...Poi c'� la mitica torta di mele, quella che si fa senza burro!
imitare la cucina di mia madre e mia nonna � impossibile, dato che utilizzavano tutti, ma propri tutti, ingredienti provienti dall'orto o da allevamenti propri o di gente del paese (latticini, patate, pomodori, carni, funghi, spezie...)
io, grazie alla pazienza di mia nonna, so fare la pasta fatta in casa-gnocchi, tagliatelle, taglierini, ravioli, e pansoti- e me la cavo abbastanza bene con arrosti e carni anche se ad esempio mi manca del tutto la cottura a legna, metodo che utilizzava quasi esclusivamente mia nonna.
Da mia madre, che � nata e cresciuta al mare, ho cercato di imparare a cucinare il pesce ma al contrario di mia nonna, a cui piaceva mostrarsi e mostrare i suoi segreti, � sempre stata gelosa della sua cucina per cui potevo "guardare ma non toccare".
Ultima modifica di Morwen; 19-09-2012 alle 15:44
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Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
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Ecco infatti, ha sempre avuto questa mania del segreto culinario.
Adesso, quando mi cimento qualcosa coi miei limiti, vuole darmi consigli e suggerimenti ma l'ho presa di puntiglio e faccio di testa mia.
Quando ero piccola avrei voluto tantissimo pasticciare con lei, e invece ci sono cose che non ho mai imparato a fare a mestiere, dato che non mi ha mai aiutata.
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Quando torno a casa non voglio proprio cucinare!
Anzi mi offendo a morte se cucino io.
L'unica cosa che faccio e' il pesce, mamma con il pesce non ci sa fare
Come Morwen a casa le materie prime erano, e fortunatamente ancora in parte sono, di produzione propria.
Vai nell'orto, raccogli una spiga, la lessi e te la mangi
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mia nonna pescava dall'orto pranzi cene e colazioni. erbe, verdure, patate, rorsmarino, fragoline di bosco, pomodori rossi e grossi, rucola, cicorie bietole.
Passava la gente e si fermava ad ammirare il suo orto, era orgogliosissima.
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Innanzitutto i marubini, preparati con ripieno a base di brasato, macinato crudo di manzo e pestume. Poi ovviamente i malfatti, ossia tortelli ripieni di ricotta e spinaci. Entrambi li preparavo sia con mia nonna che con mia mamma.
Poi ricordo l'insalata russa che faceva mia nonna, e i suoi involtini di prosciutto cotto. Sempre lei mi ha insegnato i tipici dolci di Carnevale, che per anni ho preparato con lei: le frittelle e le lattughe.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Lasagne carbonizzate sopra e crude sotto, risotto ai funghi particolarmente al dente, torta di mele dietetica con sale al posto dello zucchero, profiterol-budino bruciato..quant'erano belli i pranzi quando cucinava mia mamma tutti in bagno insieme come le vere famiglie
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uhm. Tutti i dolci (guardacaso). La torta di mele e i maccheroni con le noci. Ah, anche le frittelle di san giuseppe, le castagnole e la rocciata.
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