il tuo errore iniziale � quello di equiparare il razzismo alla discriminazione, che del razzismo � condizione necessaria ma non sufficiente;
un po' come se io definissi "pesci" tutte le creature che nuotano nel mare, comprese le balene, i delfini, gli artropodi, ecc...
ci� che connota indefettibilmente il razzismo non � la discriminazione del diverso, peraltro ubiquitaria nei tempi antichi e moderni, bens� il carattere di irredimibilit� della condizione discriminatoria, cosa di cui non vi � traccia nelle religioni bibliche, dato che tutte contemplano l'equiparazione mediante la conversione;
mentre, invece, il sistema castale indiano che ho richiamato a metro di paragone, assegna una casta e quella condizione menomata non � emendabile in nessun modo, se non nella reincarnazione;
ecco, per fare un esempio di razzismo anomalo dei nostri tempi, si dovrebbe citare lo sterminio perpetrato dal regime di Pol-pot in Cambogia, a danno degli istruiti, che in quanto tali sarebbero stati potenziali oppositori: una condizione non etnica, di nascita, ma comunque irredimibile.