FEDERICO GARCIA LORCA
Canzone di Cavaliere
"Cordova.
Lontana e sola.
Cavallina nera, grande luna,
e olive nella mia bisaccia.
Pur conoscendo le strade
mai più arriverò a Cordova.
Nel piano, nel vento,
Cavallina nera, luna rossa.
La morte mi sta guardando
dalle torri di Cordova.
Ahi, che strada lunga !
Ahi, la mia brava cavalla !
Ahi, che la morte mi attende
prima di giungere a Cordova !
Cordova.
Lontana e sola."
Una poesia bellissima, che mi piace molto...
La città di Cordova è lontana e sola, come un miraggio che esiste sono nella nostra testa e che in realtà non esiste. Per questo anche se si conosce la strada non la si può raggiungere. Bello l'accostamento Cavallina nera - Luna rossa. Mi piace il modo in cui Garcia Lorca esprime le sensazioni del Cavaliere che vede all'orizzonte le torri di una città che non raggiungerà mai, metaforicamente paragonato al sogno che non si può raggiungere...
Posto anche il testo originale in spagnolo, altrettanto bello.
Còrdoba,
lejana y sola.
Jaca negra, luna grande,
y aceitunas en mi alforja.
Aunque sepa los caminos
yo nunca llegaré a Còrdoba.
Por el llano, por el viento,
jaca negra, luna roja.
La muerte me està mirando
desde las torres de Còrdoba.
Ay qué camino tan largo!
Ay mi jaca valerosa!
Ay que la muerte me espera,
antes de llegar a Còrdoba!
Còrdoba,
lejana y sola.