Non mi sembrano vicende estranee alla pi� generale storia del lavoro dove si possono vendere le proprie capacit� al meglio nella reciproca soddisfazione, ma anche degradare nello svendersi costretti dalla situazione e arrivare alla schiavit� dove brutalmente te le rapinano di forza.
In tale contesto per� la sessualit�, che implica mediamente componenti affettive, tipicamente collegate con la discrezionalit� di scelta, viene discriminata come prestazione non vendibile, magari ci� a fronte di una secolare influenza religiosa molto incentrata sugli aspetti sessuali.
Cos� in altre culture soggette ad altre influenze non si hanno le stesse visioni sociali.

Nella discussione va quindi discriminata la scelta di fare commercio sessuale dal farlo per costrizione che non sarebbe prostituzione, ma riduzione a schiavit�.
Ne consegue quindi una valutazione del fruitore finale che anche se estraneo al retroterra della specifica signorina difficilmente non si rende conto della situazione con cui sta interagendo.
Ovvero il ricettatore episodico non ha responsabilit� troppo diverse dal ladro, tenendo condo dell'evidenza della situazione.