Perch
Perch
[I][B][FONT="Century Gothic"][COLOR="Navy"]"...Cose errate che paiono giuste dapprima, ma per quanto ci
Una raccolta di poesie.... Non male
Inizio a metterne una io, che spero sia di sprono a chi legge per mettere una poesia da cui
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[RIGHT][I]L'ironia
UMBERTO SABA
La capra (1910)
[I]Ho parlato a una capra.
Era sola sul prato, era legata.
Sazia d'erba, bagnata
dalla pioggia, belava.
Quell'uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi, prima
per celia, poi perch
[I][B][FONT="Century Gothic"][COLOR="Navy"]"...Cose errate che paiono giuste dapprima, ma per quanto ci
EUGENIO MONTALE
Felicità raggiunta
"Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case"
Che dire invece di quest'altra poesia? Essa riflette sul significato di felicità: la felicità è qualcosa di talmente sottile come un filo di lama, di poco stabile come del ghiaccio che può regalarci solo un momento e poi scomparire. Il confine tra felicità e tristezza è estremamente labile, infatti se la felicità giunge nelle nostre anime come il sole del mattino in realtà è soltanto un'illusione: l'illusione che possiamo essere felici nel presente. Per questo è insieme dolce e turbatrice, dolce se la guardiamo come un'entità astratta, turbatrice cerchiamo di provarla nel presente e non riesce a soddisfarci. L'uomo è felice quando desidera le cose non quando le ha perchè la dura realtà annulla tutta la felicità. La felicità quindi è solo nel ricordo del passato e nell'aspettativa del futuro, si viene condannati paradossalmente ad essere per sempre infelici finchè si ha vita. La felicità è a suo modo infinita, è come la tartaruga inseguita da Achille nel paradosso di Zenone, ci si avvicina molto ma quando si crede di averla afferrata è sempre un passo più avanti e cerchiamo sempre di riacciuffarla senza mai riuscirci.
L'unica forza per andare avanti è sperare in un futuro felice, in un nuovo giorno, in una nuova vita.
[I][B][FONT="Century Gothic"][COLOR="Navy"]"...Cose errate che paiono giuste dapprima, ma per quanto ci
Nessuno posta altre poesie?
[I][B][FONT="Century Gothic"][COLOR="Navy"]"...Cose errate che paiono giuste dapprima, ma per quanto ci
DUE AMANTI FELICI
Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell'erba,
lascian camminando due ombre che s'unisco,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.
Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s'uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
E' la felicità una torre trasparente.
L'aria, il vino vanno coi due amanti,
gli regala la notte i suoi petali felici,
hanno diritto a tutti i garofani.
Due amanti felici non hanno fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l'eternità della natura.
Pablo Neruda.... una delle mie poesie preferite...
Molto bella Crazy Diamond... Non ho mai avuto modo di leggere con profondità poesie o scritti di Neruda... però mi domando perchè nessuno inserisca altre poesie in questo topic...
Questa che sto per mettere è un'altra delle mie preferite
GIOVANNI PASCOLI
Il lampo (1891)
"E cielo e terra si dimostrò qual'era:
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto,:
bianca bianca nel tacito tumulto
una casa apparì sparì d'un tratto
come un occhio che, largo, esterrefatto,
s'aprì si chiuse, nella notte nera".
Che meraviglia... questa poesia non tratta nessun argomento preciso. E' una stupenda descrizione di un lampo. Personalmente, non ho mai visto una descrizione di 7 righe di un'intensità pari a questa.
E cielo e Terra si mostrò qual'era, io paragono questa frase con il fatto che non solo durante un temporale i lampi illuminano tutta la Terra che così può mostrare lo stato di tumulto in cui si trova, ma è durante i temporali che la Terra dimostra tutta la sua forza, la sua imponenza. La terra è ansante, quasi stesse esternando la sua fatica e la sua rabbia, il dolore e la sofferenza del Mondo e quindi livida ed in sussulto. Il cielo è ingombro di tutta la rabbia che la terra sta dimostrando.
Ma tutto ad un tratto, ecco che appare il lampo. "Un'occhio largo ed esterrefatto che si aprì si chiuse, nella notte nera. Simile all'occhio di Dio, che completamente attonito, quasi inespressivo getta il suo sguardo sulla Terra ormai in rovina, il tutto nel silenzio più totale. Il tacito tumulto è un ossimoro, infatti il tumulto dovrebbe generare rumore. Pascoli sottolinea la velocità con la quale il lampo avviene con l'accostamento bruschissimo (ma di un effetto a dir poco spettacolare) di due termini esattamente antitetici come aprirsi e chiudersi. E' proprio in un attimo che l'occhio di Dio ci indica la via della salvezza dalla rovina: una casa bianca bianca (simboleggiante la salvezza, un rifugio sicuro), che appare e sparisce in un millesimo di secondo, perchè in realtà non esiste ma possiamo vederla solo per mezzo di Dio, che ogni tanto, nel caos generale, ci concede la visione della salvezza squarciando le tenebre in cui brancoliamo senza ritrovare la strada.
P.S. Se letta tutta di seguito è bellissima, soprattutto per la rima finale...
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IL VIOLINISTA JONES
La terra emana una vibrazione
Là nel tuo cuore, e quello sei te.
E se la gente pensa che sai suonare
ebbene, suonare devi, per tutta la vita.
Che cosa vedi, un raccolto di trifoglio?
O un prato da traversare fra te e il fiume?
Il vento è nel granturco; ti freghi le mani
perchè ora i buoi sono pronti per il mercato;
oppure odi il fruscio delle gonnelle
come le ragazze che ballano nel Boschetto.
Per Cooney Potter una colonna di polvere
O un mulinar di foglie significavano rovinosa siccità;
per me somigliavano a Sammy Testarossa
quando danza il motivo di Toor-A-Loor.
Come potevo coltivare i miei quaranta acri
Per non parlare di acquistarne altri,
con una ridda di corni, fagotti e ottavini
che cornacchie e pettirossi mi agitavano in testa
e il cigolìo di un mulino a vento – solo questo?
E non ho mai cominciato ad arare in vita mia
Senza che qualcuno si fermasse per la strada
E mi portasse via a una danza o a una merenda.
Finii con quaranta acri;
finii con un violino spezzato
e una risata rotta, e mille ricordi,
e neppure un rimpianto.
Edgar Lee Masters (Antologia di Spoon River)
Non è proprio una poesia, lo stesso autore definiva i suoi versi “poco più di una prosa, poco meno di una poesia”, ma cosa dire…? Lo stesso De Andrè ne ha fatto una canzone (Il suonatore Jones)…
Amo in te
Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne
amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.
NAZIM HIKMET
FEDERICO GARCIA LORCA
Canzone di Cavaliere
"Cordova.
Lontana e sola.
Cavallina nera, grande luna,
e olive nella mia bisaccia.
Pur conoscendo le strade
mai più arriverò a Cordova.
Nel piano, nel vento,
Cavallina nera, luna rossa.
La morte mi sta guardando
dalle torri di Cordova.
Ahi, che strada lunga !
Ahi, la mia brava cavalla !
Ahi, che la morte mi attende
prima di giungere a Cordova !
Cordova.
Lontana e sola."
Una poesia bellissima, che mi piace molto...
La città di Cordova è lontana e sola, come un miraggio che esiste sono nella nostra testa e che in realtà non esiste. Per questo anche se si conosce la strada non la si può raggiungere. Bello l'accostamento Cavallina nera - Luna rossa. Mi piace il modo in cui Garcia Lorca esprime le sensazioni del Cavaliere che vede all'orizzonte le torri di una città che non raggiungerà mai, metaforicamente paragonato al sogno che non si può raggiungere...
Posto anche il testo originale in spagnolo, altrettanto bello.
Còrdoba,
lejana y sola.
Jaca negra, luna grande,
y aceitunas en mi alforja.
Aunque sepa los caminos
yo nunca llegaré a Còrdoba.
Por el llano, por el viento,
jaca negra, luna roja.
La muerte me està mirando
desde las torres de Còrdoba.
Ay qué camino tan largo!
Ay mi jaca valerosa!
Ay que la muerte me espera,
antes de llegar a Còrdoba!
Còrdoba,
lejana y sola.
Ultima modifica di Zazzauser; 31-10-2005 alle 13:39
[I][B][FONT="Century Gothic"][COLOR="Navy"]"...Cose errate che paiono giuste dapprima, ma per quanto ci
La gioia entra nella nostra vita
quando abbiamo qualcosa da fare
qualcosa da amare
e qualcosa in cui sperare.
- Joseph Addison
Per me non e' solo una poesia, e' un mantra, un'amica.... un regalo prezioso.
Rileggerla, pensarla, mi chiama ricordi, emozioni.... e mi fa sentire contemporaneamente piu' debole e piu' forte.
I'm laying down, eating snow
My fur is hot, my tongue is cold
On a bed of spider web
I think of how to change myself
A lot of hope in a one man tent
There's no room for innocence
So take me home before the storm
Velvet mites will keep us warm.
Sono felice che questo topic cominci un tantino ad animarsi...
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Non potevo lasciare che questo thread scivolasse in basso =)
Perche' ti amo
Perche' ti amo, di notte son venuto da te
cosi' impetuoso e titubante
e tu non me potrai piu' dimenticare
l' anima tua son venuto a rubare.
Ora lei e' mia - del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potra' salvare.
- Herman Hesse
I'm laying down, eating snow
My fur is hot, my tongue is cold
On a bed of spider web
I think of how to change myself
A lot of hope in a one man tent
There's no room for innocence
So take me home before the storm
Velvet mites will keep us warm.
Dormi liù
(S.Benni)
Dorme la corriera
dorme la farfalla
dormono le mucche
nella stalla
il cane nel canile
il bimbo nel bimbile
il fuco nel fucile
e nella notte nera
dorme la pula
dentro la pantera
dormono i rapresentanti
nei motel dell'Esso
dormono negli Hilton
i cantanti di successo
dorme il barbone
dorme il vagone
dorme il contino
nel baldacchino
dorme a Betlemme
Gesù bambino
un po' di paglia
come cuscino
dorme Pilato
tutto agitato
dorme il bufalo
nella savana
e dorme il verme
nella banana
dorme il rondone
nel campanile
russa la seppia
sul'arenile
dorme il maiale
all'Hotel Nazionale
e sull'amaca
sta la lumaca
addormentata
dorme la mamma
dorme il figlio
dorme la lepre
dorme il coniglio
e sotto i camion
nelle autostazioni
dormono stretti
i copertoni
dormono i monti
dormono i mari
dorme quel porco
di Scandellari
che m'ha rubato
la mia Liù
per cui io solo
porcamadonna
non dormo più
QUADRIGLIA - Pesce a quattro pinne; si distingue dalla triglia che ne ha tre, dalla biglia che ne ha due e dalla maniglia che ne ha una.