mi sono informata perch� ho sentito che iniziano ad essere immessi in commercio anche i generici delle pillole anticoncezionali e la cosa mi interessa tanto visto che prendo da anni la pillola "in voga", per colpa di un medico asservito dalla bayer, che mi costa una sprangata di denaro ogni mese.

mi hanno spiegato che il farmaco equivalente ha una variazione massima di biodisponibilit� rispetto all' "originale" del 20%, ci� significa che il generico pu� per legge avere un'efficacia che oscilla dall' 80% al 120% rispetto al farmaco originale, ma pu� benissimo essere identico all'originale nella sua efficacia chimica. una variazione del 20% mi � sembrata un'enormit�, ma ho letto e parlato con farmacisti e gente uscita da ctf non ancora comprata dalle case farmaceutiche e pare che in realt� la possibilit� di ricadere in effetti collaterali sia minima, anche perch� lo stesso farmaco (generico o meno) somministrato in soggetti diversi pu� subire variazioni di biodisponibilit� fino al 20%, perci� a quanto ho capito � un range molto sicuro nonostante sembri amplissimo.

i generici non sono altro che il frutto di brevetti scaduti e di aziende che usano la stessa ricetta di farmaci in commercio da anni per produrli a prezzo inferiore, la cosa messa cos� non mi disturba per niente. mi era sembrato di capire che alcune perplessit� ruotavano non tanto intorno all'efficacia del principio attivo usato quanto a tutto il contorno di sostanze "coadiuvanti" che stanno all'interno del farmaco e che possono essere diverse dalla ricetta dell'originale. qualcuno sollevava l'ipotesi di intolleranze o di effetti collaterali indesiderati quando si ventilava l'ipotesi che il medico potesse fare ricette unicamente inserendo il nome del principio attivo e lasciando la possibilit� al farmacista di presentare al cliente un ventaglio di farmaci, generici e non, rispondenti a quel principio attivo. l'obiezione era il rischio che il paziente che con il farmaco non generico non ha mai avuto problemi potesse venire a contatto con una sostanza per lui non idonea presente nell'equivalente.

la mia posizione riguardo a tutto questo � che le case farmaceutiche sono dei rettilari e che tante di quelle cose che vengono vendute col sorriso fanno un gran male, pertanto questi exploit di preoccupazione nei confronti delle sostanze con cui l'affezionato cliente pu� venire a contatto mi lasciano abbastanza interdetta. riconosco che possano essere problematiche concrete ma non riesco a convincermi che sia genuina preoccupazione e non un tentativo di non perdere fette di mercato.
non sono un medico e di queste cose so poco e male, come si sar� notato dalla lacunosa terminologia di cui ho dato sfoggio nel post, ma un messaggio come quello affisso nello studio mi sembra non solo fazioso ma anche erroneo, perch� i principi attivi in base a quanto ho letto sono gli stessi in entrambe le categorie di farmaco per cui se una persona non tollera l'ibuprofene non lo tollera sia nel moment sia nel brufen e non c'� santo che tenga. e mi vedo gi� i vecchi in coda nello studio del medico di base a prendere come oro colato queste speculazioni, sono la categoria che ricorre di pi� ai farmaci ma sono disgraziatamente anche la pi� manipolabile, me ne dispiaccio.