� l'effetto nostalgia combinato a quello "trasferta";
i napoletani avranno pure un sacco di difetti, ma quanto all'idea di contaminazione rappresentano certamente la cultura meno provinciale e pi� aperta che abbia partorito questo paese, soprattutto quando si tratta di cose piacevoli e in genere che hanno a che fare con la gioia di vicere;
ci sarebbe anche tutto il filone delle ubiquitarie pastafrolle di varia forma animalesca con ripieni di frutta secca, noci, pinoli, cacao, ecc...
mi sembra si facciano cose di questo tipo dappertutto in Italia;
da bambino, nelle Marche, a Natale tra le altre cose c'erano questi "pescetti" o "pecorelle", ma anche la cicerchiata, palline fritte di un impasto credo analogo a quello delle frappe/chiacchiere di carnevale, messe a piramide e icoperte di miele; in Sardegna si trovano sempre, ma non ricordo come si chiamano.







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