Sono pure in tanti a ricoprire quel ruolo anche se la tipologia e' unica e nulla li accomuna in uno scopo unitario che identificherebbe il grande uno primo indiscusso che decide da solo per tutti.
Alla fine comandano comunque i forti che detengono la forza definita nel momento e nel contesto e il comando vero non ammatte soci che lo limitano quindi chi comanda gode in compartecipazione di un potere limitato temporaneo rimpiazzato da altri.
Piu' che altro i deboli non comandano mai e dal loro punto di vista esce che a comandare e' l'entita' unica degli altri.
Poi se questi altri sono i politici o i finannzzieri o altri poco cambia a chi le decisiioni comunquee le subisce.
Nella rappresentazione del meccanismo invece e' diverso se in cima alla piramide ci sta stabilmente una sola testa o una miriade di teste in equilibrio incerto e temporaneo.
Ipotizzando di volersi sottrarre alla situazione nel primo caso basta una decapitazione, nel secondo caso serve diventare competitivi a quel livello di forze detenute per giocare allo stesso gioco visto che tutti non si decapitano e il secondo livello dei forti subenta al primo in una successione infinita che comunque lascia gli esclusi come stanno.