Ieri, parlando con un'amica, ci siamo trovate a ricordare il periodo delle avventure, della voglia di divertirsi, dell'allergia alle relazioni serie. Mi � venuta quindi l'ispirazione per un 3d: avete mai avuto un periodo "naif", sentimentalmente parlando? Quello in cui non vi andava di impegnarvi, quello in cui volevate solo divertirvi, senza complicazioni? Come lo avete gestito?
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Direi che � successo per un breve periodo ed � anche andata molto male. Molto, molto, molto male.
Vedi http://www.discutere.it/showthread.p...trombata-vol.2
"Nulla si sa, tutto si immagina"
Federico Fellini
Pretendere di gestire la propria parte na�f (o meglio na�ve, in questo caso) � come imporsi di essere spontanei.
Non c'� niente da gestire, c'� solo da vivere. Gi� le brutte sorprese sono dietro ogni angolo, non val proprio la pena di darsi pure da fare per attirarsele.
Originariamente Scritto da Careful with that
Prima di impegnarmi seriamente, la mia parte meno seria ha avuto il sopravvento per anni. Non posso dire di non essermi divertita, tutt'altro. Non rimpiango nulla, e soprattutto essa mi ha preparato a gestire poi una storia seria, quando � stato il momento...
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Questo tuo commento mi fa pensare che spesso l'avventura viene vista come qualcosa di negativo. In realt� io trovo sia una fase della vita, con una sua importanza e un suo rilievo. Certo, ovviamente � bene che sia tale per entrambe le parti, non deve diventare un "giocare con i sentimenti altrui"...
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
mai stato capace di scindere l'intimit� fisica dalla curiosit� e partecipazione emotiva, in un senso o nell'altro; per vivere serenamente l'avventura credo sia indispensabile;
probabilmente � insicurezza, che induce anche empatia per le insicurezze altrui quando sono poco preso;
ho un'amica che ci riesce, un po' uoma, la solita primogenita dal temperamento maschile; in venti e passa anni di conoscenza, con alcune occasioni di intimit� fisica, mi sono sempre bloccato perch� questa capacit� di distanza mi ha fatto paura, anche perch� nel contempo c'erano altre storie al tramonto o all'alba,
in genere, pi� che essere la parte pi� coinvolta, mi spaventa tantissimo il disagio dell'intimit� con una donna con la quale ho poco da spartire, insomma il desiderio di voltarmi dall'altra parte;
poi, all'et� mia si fanno inevitabilmente paragoni, e perdono tutte matematicamente gi� a met� del girone d'andata
c'� del lardo in Garfagnana
Giustissimo.
Ho sempre preso le cose sul serio, troppo sul serio.
Nel momento in cui "decisi" di rilassarmi, semplicemente mi avviai per una strada alla fine della quale c'era un pilone di cemento.
Peccato che non lo sapessi.
Solo io non lo sapevo.
Era solo un momento sbagliato per gestire una cosa del genere.
E la persona con la quale gestirla, sbagliatissima.
Penso che semmai dovessi restare sola, mi alzerei da un letto per passare e rialzarmi da un altro.
Come fanno gli uomini.
Certi uomini.
Sicuro
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
Come siete saggi.
Pensando alla storia della parte seria e di quella non seria, non riesco a raccapezzarmi.
Sar� che credo possa succedere di sentirsi con il lato "serio" attivo e finire per comportarsi in modo opposto?
Potrebbe anche darsi che questa parte seria, che vuole impegnarsi, venga invece fuori dopo, quando avevi pensato di non volere niente dall'altro?
In ogni caso, con le avventure sono sempre stata un frana. Ho franato su me stessa soprattutto.
Il risultato � stato ovviamente distruttivo e dopo c'erano un sacco di cocci da raccogliere.
Le fatalone che sono brave nelle avventure, brave nelle storie d'amore durature e brave nelle due insieme contemporaneamente, sono una specie a cui non appartengo.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
La smetti di dire male delle primogenite?!mai stato capace di scindere l'intimit� fisica dalla curiosit� e partecipazione emotiva, in un senso o nell'altro; per vivere serenamente l'avventura credo sia indispensabile;
probabilmente � insicurezza, che induce anche empatia per le insicurezze altrui quando sono poco preso;
ho un'amica che ci riesce, un po' uoma, la solita primogenita dal temperamento maschile; in venti e passa anni di conoscenza, con alcune occasioni di intimit� fisica, mi sono sempre bloccato perch� questa capacit� di distanza mi ha fatto paura, anche perch� nel contempo c'erano altre storie al tramonto o all'alba,
in genere, pi� che essere la parte pi� coinvolta, mi spaventa tantissimo il disagio dell'intimit� con una donna con la quale ho poco da spartire, insomma il desiderio di voltarmi dall'altra parte;
poi, all'et� mia si fanno inevitabilmente paragoni, e perdono tutte matematicamente gi� a met� del girone d'andata
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
veramente dico benissimo: sono quelle con cui mi sono sempre accoppiato pi� felicementeLa smetti di dire male delle primogenite?!
c'� del lardo in Garfagnana
Avevo capito diversamente.veramente dico benissimo: sono quelle con cui mi sono sempre accoppiato pi� felicemente
Considerati fortunato, sa!
A parte la storia dei paragoni, quella pu� essere un trampolino smangiucchiato dai piranha.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
non ho capito...A parte la storia dei paragoni, quella pu� essere un trampolino smangiucchiato dai piranha.
c'� del lardo in Garfagnana
Tarzan,ti cheeto!non ho capito...
"poi, all'et� mia si fanno inevitabilmente paragoni, e perdono tutte matematicamente gi� a met� del girone d'andata "
Ci� � un trampolino smangiucchiato dai piranha, perch� se pure tenti il tuffo, ti si pu� spezzare nel mentre.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
non colgo la metafa per la quale il paragone possa esser trampolino anzich� deterrente, come inteso
c'� del lardo in Garfagnana
Perch� la tendenza a fare paragoni a volte pu� partire come una spinta per conoscere e superare i medesimi, invece finisce per essere tutt'altro.non colgo la metafa per la quale il paragone possa esser trampolino anzich� deterrente, come inteso
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
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